di Ernesto Marino

La Macroregione Mediterranea sta sviluppando una nuova  azione congiunta a tutela e valorizzazione della cultura in quanto bene comune.

La Cultura è una priorità operativa determinata dalle indicazioni previste nel piano economico e di investimento nel Mediterraneo.

Lo sviluppo delle attività per la Cultura mediterranea vede coinvolte unitamente le  Strutture operative (nel Mediterraneo Medio-Occidentale, Mediterraneo Orientale e Area Magreb, Mediterraneo allargato e Meridionale e Vicino Oriente). 

La Strategia EUSMED, nell’ambito operativo dei Pilastri, ha affidato agli “Obiettivi Pilota” (che stanno per completarsi, allo stato molto proficuamente, il 15 luglio 2023) la cura e valorizzazione della cultura come bene comune. 

Gli “Obiettivi Pilota” hanno stimolato consenso, comunicazione e condivisione su temi di interesse comune, in realtà territoriali diverse mediterranee, dimostrando un’ottima capacità di confrontare impostazioni e arricchirsi reciprocamente.

Si è trattato di un anticipo – come hanno riferito molti –  sugli obiettivi strategici delineati dalla Nuova Agenda Europea per la Cultura e della Nuova Agenda per il Mediterraneo.

Il riferimento al quadro strategico delle politiche dell’UE, in particolare alla Nuova Agenda Europea per la Cultura della Commissione Europea (Maggio 2018) e i suoi obiettivi strategici relativi alla dimensione esterna è stato costante; così alle Conclusioni del Consiglio Europeo (10-11 Dicembre 2020), che rilanciano il Vicinato Meridionalee annunciano lo sviluppo di una nuova Agenda per il Mediterraneo inserendo la cultura tra le aree di stretta cooperazione.

Cornice operativa è la ”Strategia & Piano d’Azione”, con lo sviluppo dei ruoli chiave: guida allo sviluppo sostenibile; ripresa verde, digitale, resiliente, inclusiva e giusta; inclusione delle aree chiave delle politiche di cooperazione; ruolo fondamentale della trasformazione digitale applicata alla cultura e al patrimonio culturale; partecipazione al processo decisionale della Società Civile.

Un impegno particolare é stato rivolto ai paesi del Mediterraneo allargato e soprattutto nelle economie africane, dove contribuire a specifiche risposte significa svolgere un ruolo per la pace, sicurezza e stabilità, oltre dare un forte sostegno alle economie dove inflazione, debito e disoccupazione agitano le piazze.

Ambasciatrice di pace e sicurezza, la Macroregione Mediterranea favorisce la tolleranza, la giustizia sociale e il rispetto reciproco tra popoli e culture, come sancito dalla Convenzione UNESCO del 2005. 

La diversità culturale, linguistica e delle espressioni culturali sono non solo apprezzati e preservati come patrimonio comune dell’umanità ma sviluppati nelle loro interazioni a beneficio di tutte le persone.

Insieme agli esperti gli Obiettivi Pilota hanno affrontato dal punto di vista culturale il fenomeno migratorio. 

Flussi di popolazione in movimento, capaci di trasformare in poco tempo regioni, città, quartieri in segmenti della complessa frontiera del processo di integrazione. Nuovi contesti multi etnici, dove l’azione interculturale è tanto urgente, quanto necessaria per il rilancio, il rafforzamento e lo sviluppo dell’intero Vicinato strategico meridionale.

Nella visione mediterranea della tutela, il codice di comportamento macroregionale è applicato in modo rigoroso, non si affianca più al principio della delega, ma lo ha sostituito completamente. E’ nato il nuovo Modello. Con esso il senso della Democrazia partecipata procede dal basso attraverso un processo nel quale il territorio con i suoi Cittadini sono chiamati tutti ad assumere un ruolo da protagonisti, convinti che il futuro migliore passa attraverso il coinvolgimento attivo, la partecipazione diretta da protagonista e il cambiamento culturale.

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https://mediterranean-macroregion.eu/gli-stati-e-le-sedi-della-macroregione-mediterranea-duplicate-5776/

https://mediterranean-macroregion.eu/obiettivi-pilota/

https://mediterranean-macroregion.eu/codice-di-comportamento-della-macroregione-mediterranea/