SECONDA CONFERENZA DELL’UNIONE PER IL MEDITERRANEO AD ATENE

da | Feb 23, 2024 | Blu Economy

Atene ha assistito all’incontro di oltre 250 persone alla seconda Conferenza dell’UpM sull’economia blu. Funzionari pubblici e privati mediterranei, insieme ad importanti attori della società civile mediterranea, si sono riuniti per valutare i progressi compiuti e delineare i passi futuri per l’attuazione delle 10 aree di cooperazione prioritarie approvate dai 43 Stati membri dell’UpM nella Dichiarazione del 2021 sull’economia blu sostenibile. Questa Conferenza mira a promuovere lo scambio di conoscenze, a condividere le migliori pratiche e a favorire sinergie mediterranee nelle more dell’improbabile approvazione della Strategia varata.

I progressi compiuti non sono attribuibili esclusivamente agli sforzi istituzionali ma anche all’impegno e allo spirito collaborativo delle parti interessate della società civile mediterranea, garantendo lo sviluppo sostenibile dell’economia blu nel Mediterraneo.  In Conferenza è stato  sottolineato l’importanza di incorporare le visioni, le idee e le competenze delle parti interessate, trasformando così la collaborazione intersettoriale e transfrontaliera in realtà all’interno del Mediterraneo.

 

L’IMPORTANZA DEL MEDITERRANEO NELLA BLUE ECONOMY

Nasser Kamel, segretario generale dell’UpM, ha sottolineato l’importanza del Mar Mediterraneo come risorsa vitale per oltre 480 milioni di persone che risiedono lungo le sue coste. Le attività economiche basate sul mare nel bacino condiviso generano un valore economico annuo stimato di almeno 450 miliardi di dollari. Kamel ha sottolineato il ruolo centrale dei settori e delle attività all’interno dell’economia blu sostenibile del Mediterraneo per l’uso razionale e sostenibile delle risorse marine, la crescita economica e il miglioramento dei mezzi di sussistenza.

La Conferenza è stata proficua per scambiare esperienze e conoscere storie di successo dell’economia blu sostenibile.

La Conferenza ha riguardato molti aspetti fra cui  la ricerca e l’innovazione marina, le competenze blu e l’occupazione, il cibo sostenibile dal mare, il trasporto marittimo, le energie marine rinnovabili e la sicurezza marittima uniforme nel bacino del Mediterraneo.

 

DICHIARAZIONE MINISTERIALE SULL’ECONOMIA BLU SOSTENIBILE

Nel febbraio 2021, i 43 Stati membri dell’UpM hanno adottato la Dichiarazione ministeriale sull’economia blu sostenibile, definendo 10 aree prioritarie di cooperazione. Questo impegno riflette la dedizione alla circolarità e alla neutralità climatica nel Mediterraneo, rafforzata dall’approvazione di una tabella di marcia per l’attuazione nel 2022. Inoltre, l’UpM è membro del Partenariato Blu Mediterraneo, che mira a mobilitare almeno 1 miliardo di euro in progetti blu sostenibili, investimenti economici nel Mediterraneo meridionale e orientale.

L’Unione per il Mediterraneo (UpM) è l’unica organizzazione intergovernativa euro-mediterranea, che unisce i paesi dell’Unione Europea e 16 paesi del Mediterraneo meridionale e orientale. Funge da piattaforma per gli Stati membri per rafforzare la cooperazione regionale, il dialogo e implementare progetti e iniziative di grande impatto, in linea con gli obiettivi strategici della regione di stabilità, sviluppo umano e integrazione.

Merita Murati

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