POLITICHE MEDITERRANEE GREEN: IL QUADRO GLOBALE INTEGRATO DELLA MACROREGIONE MEDITERRANEA

da | Giu 5, 2024 | Green Economy

Il Rapporto della Macroregione Mediterranea sulla sostenibilità ha evidenziato che, nonostante i progressi conseguiti in molteplici aree, vi è oggi la necessità di azioni e politiche più rapide e ambiziose per realizzare la trasformazione economica e sociale necessaria al raggiungimento degli scopi fissati.
A richiedere interventi più urgenti nell’Area Mediterranea sono soprattutto la lotta contro il cambiamento climatico e alle disuguaglianze.

A tal fine, il Rapporto della Macroregione Mediterranea evidenzia alcune linee strategiche che possono determinare progressi significativi, quali, ad esempio, lo sviluppo della finanza sostenibile, un’efficace cooperazione mediterranea, un migliore uso  della tecnologia e dell’innovazione, con una maggiore attenzione alla trasformazione digitale.

Negli ultimi anni i principali sforzi dei diversi Paesi mediterranei si sono concentrati sull’emergenza occupazione e sociale, con il rischio di  trascurare gli investimenti più di lungo periodo in una prospettiva green.
La Macroregione Mediterranea è stata capace negli ultimi mesi di mantenere una forte e totale coerenza con le linee strategiche definite con la sua varata Strategia e in linea con il Green Deal.

 

DOCUMENTI STRATEGICI E DI PIANIFICAZIONE DELLA MACROREGIONE MEDITERRANEA

Gli obiettivi sono supportati da alcune  misure trasversali.

Le tre principali misure sono:

– 1. perseguire i finanziamenti e gli investimenti verdi, garantendo una transizione equa, con un piano di investimenti per un Mediterraneo  sostenibile che comprenda una programmazione sinergica mediterranea  rinnovata in materia di finanza sostenibile per indirizzare i flussi finanziari e di capitale privato verso gli investimenti verdi;

– 2. fare leva sull’istruzione e la formazione, definendo un quadro mediterraneo delle competenze che aiuti a sviluppare conoscenze, abilità e attitudini connesse ai cambiamenti climatici e allo sviluppo sostenibile;

– 3. valutare preventivamente gl’impatti ambientali, utilizzando gli strumenti sulle previsioni degli effetti ambientali, sociali ed economici.

 

CREAZIONE DI UN QUADRO FAVOREVOLE MEDITERRANEO

Creare un quadro favorevole mediterraneo per facilitare gli investimenti pubblici e privati è necessario per la transizione verso un’economia climaticamente neutrale, verde, competitiva e inclusiva.

Tutto questo permette finalmente    la delineata transizione  verso la decarbonizzazione in modo equo, senza lasciare indietro nessuno.

 

IL CAMBIAMENTO CLIMATICO MEDITERRANEO

La sfida mediterranea del clima si presenta particolarmente urgente.
I governi devono accelerare, nell’ambito dell’improcrastinabile implementation del Secondo Pilastro, le transizioni necessarie per ridefinire il rapporto con l’ambiente ed effettuare cambiamenti sistemici per ridurre le emissioni di gas serra.

La Macroregione Mediterranea è già ogg in prima linea in questa sfida.
Alla luce di ciò, conclusa la consultazione, è doveroso approvare anche la varata strategia della Macroregione Mediterranea, come già fatto per le altre quattro Macroregioni, anche per raggiungere  l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas  a effetto serra per il 2030.

Tra le varie misure messe in campo vi è anche la normativa sulla tassazione dell’energia.

Per quanto riguarda l’Economia circolare mediterranea, possiamo sostenere che, nelle linee anticipate,  sta già fornendo un contributo significativo nella creazione di occupazione, il che avrà un forte balzo in avanti con l’implementation della Strategia.

Una prima linea strategica settoriale ha riguardato la plastica: prevedendo che entro il 2030 tutti gli imballaggi di plastica immessi sul mercato del Mediterraneo  siano riutilizzabili o riciclabili; e che, entro il 2030 diversi  milioni di tonnellate di plastica riciclata vengano utilizzati per la realizzazione di nuovi prodotti.

Il nuovo Piano di azione della Macroregione Mediterranea per l’economia circolare esprime la chiara convinzione che l’estensione dell’economia circolare  agli operatori economici tradizionali contribuirà in modo significativo al conseguimento della neutralità climatica entro il 2050.

Esso intende rappresentare un programma orientato al futuro per costruire un Mediterraneo  più pulito e competitivo in co-creazione con gli operatori economici, i cittadini e le organizzazioni della società civile, capace di accelerare il profondo cambiamento richiesto.

Il piano d’azione pone un quadro strategico solido e coerente, riducendo i rifiuti e garantire il buon funzionamento del mercato interno del Mediterraneo per le materie prime.

La transizione verso un modello circolare intende rafforzare la base industriale e favorire la creazione di imprese e l’imprenditorialità tra le Pmi.

Nella Strategia della Macroregione Mediterranea, l’obiettivo è quello di essere al tempo stesso sempre più green, più circolare e più digitale.

 

INTERCONNESSIONE TRA LE DIVERSE POLITICHE MEDITERRANEE

Particolare attenzione meritano, nell’ambito del Piano, due azioni trasversali, che dimostrano quale sia il livello di interconnessione tra le diverse politiche Mediterranee.

La prima attiene alla neutralità climatica. La seconda azione trasversale attiene alle politiche economiche. Disporre di infrastrutture di elevata efficienza nei settori dell’energia, dei trasporti e del digitale è essenziale per un Mediterraneo integrato e competitivo, in cui i Cittadini e le imprese possano trarre pienamente vantaggio.

La linea strategica per l’idrogeno pulito viene ad integrarsi efficacemente quale chiusura del sistema mediterraneo integrato.

 

GREEN ECONOMY: TABELLA DI MARCIA

La  tabella di marcia verso un Mediterraneo più resiliente, sostenibile ed equo  ha bisogno di uno sforzo di investimento per sostenere la ripresa e modernizzare l’economia.

Ciò significa investire massicciamente nella transizione verde e nella trasformazione digitale nonché nell’economia circolare parallelamente ad altre politiche quali la politica di coesione.
In questo contesto possiamo considerare la Macroregione Mediterranea, come un esempio molto avanzato nel mondo di politiche coordinate, in cui l’orientamento strategico green trova uno spazio centrale. D’altronde la sfida per il Mediterraneo  è quello di riuscire a esercitare un maggior ruolo, nella transizione green e circolare, ricostruendo il senso della coesione degli Stati membri.

Rosaria Salamone, Avvocato

Translate »