NELL’AGENDA DIGITALE DELLA MACROREGIONE MEDITERRANEA LA “RIVOLUZIONE” DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

da | Set 28, 2023 | Digitalization and communication

L’”AI ACT” EUROPEO VERSO L’ULTIMO STADIO

Gli eurodeputati del Parlamento europeo hanno approvato una prima bozza del regolamento sull’uso dell’Intelligenza artificiale (1).

Con questo passaggio, l’Ai Act compie un importante nuovo passo prima di essere discussa ed elaborata dai singoli Stati membri dell’Unione Europea, mentre sono cominciati i negoziati a tre tra Consiglio, Parlamento e Commissione.

Alla fine nascerà una normativa che, unitamente ad altri contributi, implementerà l’agenda digitale della Macroregione Mediterranea.

La normativa raggrupperà i sistemi di intelligenza artificiale in diverse classi di rischio: dal minimo al massimo senza trascurare quelli che dovranno essere completamente vietati. Sono previsti standard particolarmente restrittivi soprattutto quando si tratta di decisioni a carico di un sistema IA che ha conseguenze sulla vita degli esseri umani, ovvero violano i diritti umani fondamentali.  

 

COGLIERE LE OPPORTUNITA’ ED EVITARE I RISCHI

La Macroregione Mediterranea coglie pienamente le possibilità che offre l’Intelligenza artificiale. Esse sono enormi, trattandosi di una tecnologia “rivoluzionaria” che tende a sfuggire ai metodi standard con i quali sinora si sono  “regolamentati” i risultati della rivoluzione industriale.

I programmi dell’informatica classica, infatti, sono scritti da un programmatore umano e contengono la stessa “intelligenza” che gli è stata data dall’uomo-programmatore. Per queste loro caratteristiche essi possono essere analizzati e compresi come si fa con un orologio che, una volta, smontato, ne conosciamo tutti i meccanismi.

Non così nel processo dell’Intelligenza artificiale: il suo funzionamento imita i processi biologici del cervello, sicchè il programma finale non è scritto dall’uomo programmatore.

Nel Quarto Pilastro della Macroregione Mediterranea  vi sono, pertanto, tutte le cautele per evitare  i rischi che un utilizzo inappropriato dell’Intelligenza Artificiale comporta sui diritti fondamentali.

 

NEL QUARTO PILASTRO LA RICERCA PER UN USO CONSAPEVOLE E RESPONSABILE DELL’AI

E’ la ricerca stimolata dal Quarto Pilastro il veicolo appropriato a “costruire” gli strumenti necessari per governare la rivoluzione in atto dell’Intelligenza artificiale sulla base di metodologie finalizzate ad un uso consapevole e responsabile di una tecnologia unica nel suo genere.

Capire l’IA è, quindi,  un tema in pieno sviluppo tanto per le scienze fisiche, quanto per quelle giuridiche che servono a disciplinarla, e per le scienze etiche.

Nel Quarto Pilastro cooperano tutte le scienze ed esse devono partire da una presa d’atto: le nuove macchine dell’IA non sono semplici strumenti, perché hanno un’intelligenza loro che, sebbene solo embrionale e diversa da quella umana risulta, tanto come quella, non “certificabile”, almeno sinora, in senso classico.

Ed è proprio la ricerca che accompagna l’innovazione tecnologica e digitale della Strategia della Macroregione Mediterranea e  la sua Agenda digitale in cui l’Intelligenza Artificiale è al tempo stesso fondamentale e sempre ricondotta al servizio dell’essere umano.

Domenico Campana

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(1) https://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/society/20201015STO89417/regolamento-sull-intelligenza-artificiale-cosa-vuole-il-parlamento-europeo

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