NEL MEDITERRANEO OGNI PROBLEMA CREA UNA NUOVA OPPORTUNITA’

da | Gen 18, 2024 | Blu Economy

Questo crostaceo, soprannominato Daesh, per la sua natura predatoria, aveva all’inizio lasciato centinaia di piccoli pescatori senza mezzi di sussistenza, ma ora genera migliaia di posti di lavoro e incentiva le esportazioni.

Inaugurato nel 2020, lo stabilimento di lavorazione del gruppo ittico Jaradah, nella zona industriale di Gabès, è il più grande della Tunisia avamposto nel Mediterraneo di una rivoluzione che ha trasformato una catastrofe ecologica in un’opportunità di sviluppo.

Avvistato per la prima volta nel Golfo di Gabès nel 2014, il granchio blu è un effetto del riscaldamento globale che sta colpendo in particolare il bacino del Mediterraneo.  Il Portunus Segnis, arrivato attraverso il Canale di Suez, ha trovato nel Mediterraneo un habitat adatto in un mare più caldo, che gli ha permesso di proliferare.

 

IL DRAMMA DELA PESCA IN QUEST0AREA DEL MEDITERRANEO

La pesca è uno dei pilastri dell’economia tunisina e, insieme all’agricoltura, rappresenta circa il 10% del PIL. Così, quando il granchio blu è apparso sulle coste del Paese africano, ha avuto lo stesso impatto di uno tsunami. Ha devastato gli stock ittici e ha cacciato i pescatori dal mercato. Fu presto soprannominato Daesh, acronimo dei combattenti dello Stato Islamico, poiché fa piazza pulita di tutto ciò che incontra sulla sua strada.

All’inizio è stata una tragedia. I granchi mangiavano tutto il pesce pregiato e distruggevano le reti con le loro chele. Molti pescatori hanno venduto le loro barche perché non vedevano alcun futuro nella professione.

Ma poi c’è stata una svolta. Il granchio blu ha una carne molto pregiata che è stata la chiave per riportare i pescatori al lavoro e trasformare la sfortuna in affari. Il governo tunisino ha avviato sessioni di formazione per i pescatori locali per mostrare loro le qualità del temuto granchio. Sono state fornite loro speciali trappole metalliche per catturare più facilmente i granchi.

Nel giro di pochi anni, quegli stessi pescatori che avevano venduto le loro barche, ne comprarono di nuove e ripresero a lavorare: il tanto vituperato Daesh è divenuto una materia prima ricercatissima negli stabilimenti di trasformazione che spuntano come funghi su tutte le coste tunisine e possono diffondersi, con l’implementation del Primo Pilastro.
Si è creata così una filiera funzionante, che oggi dà lavoro a migliaia di persone: dai pescatori ai commercianti, dagli operai agli operatori logistici. Questo è stato un esempio virtuoso di risposta adattiva ai cambiamenti ecosistemici.

 

IL GRANCHIO BLU DIVENTA IMPORTANTE NEL SETTORE DELLA PESCA NEL MEDITERRANEO

Oggi la situazione è talmente cambiata che i pescatori, che solo nove anni fa erano allarmati dall’arrivo dei granchi blu, ora temono la loro estinzione a causa della pesca eccessiva e chiedono periodi di fermo e una taglia minima di cattura.Nel 2022, la Tunisia, paese mediterraneo,  ha esportato 8.116 tonnellate di granchio blu, per un valore di 90,5 milioni di dinari (circa 33 milioni di dollari), con una crescita del 200% in soli quattro anni, secondo il Ministro dell’Agricoltura, delle Risorse Idriche e della Pesca Marittima. Se Oggi in Tunisiaesistono 51 stabilimenti di lavorazione del granchio blu, tutti realizzati negli ultimi cinque anni. Su questa manna può svilupparsi una diffusione in tutto il Mediterraneo.

Non solo il granchio blu è diventato parte integrante dell’economia della pesca, ma guadagna spazio anche nella gastronomia mediterranea

Per celebrare il granchio blu e la ricchezza che ha portato alla comunità, si prevede di costruire una scultura del crostaceo nella rotonda principale di Remla, il principale centro urbano di Kerkennah.

L’approvazione della varata Strategia mediterranea svilupperà, nell’ambito del Primo Pilastro, tale rilevante attività gastronomica e imprenditoriale.

Merita Murati

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