MESSAGGIO ODIERNO DEL PAPA PER IL MEDITERRANEO

da | Dic 5, 2022 | News

CITTÀ DEL VATICANO , 02 dicembre, 2022 / 12:30 AM –

Il Mediterraneo è stato culla di civiltà, mette in contatto tre continenti, ma oggi, in un momento di globalizzazione dei problemi, “stenta ad essere vissuto come luogo di incontro, di scambio, di convidisione e collaborazione”. Lo scrive Papa Francesco oggi in un messaggio.

Papa Francesco ha sottolineato che il Mediterraneo   “nella sua storia di medium terrarum, ha una vocazione di progresso, sviluppo e cultura”, e che ora “necessita di recuperare appieno e con convinzione”.

Il Sommo Padre ha aggiunto che “il Mediterraneo, infatti, ha la grande potenzialità di mettere in contatto tre continenti”, collegamento fecondo di civiltà che conoscevano anche il fatto che il con-fine contiene l’idea del fine comune.

Papa Francesco evidenzia che il Mediterraneo è  luogo di opportunità, da dove riprendere la cultura dell’incontro, ricostruendo “un senso di fraternità, sviluppando, oltre a rapporti economici più giusti, anche relazioni più umane, comprese quelle con i migranti”.

Papa Francesco  rilancia “la centralità del Mediterraneo”, ma fa la considerazione che “l’idea di affrontare i singoli temi in modo settoriale, separatamente e a prescindere dagli altri è, in tal senso, un pensiero fuorviante. Esso infatti comporta il rischio di giungere a soluzioni parziali, difettose, che non solo non risolvono i problemi ma li cronicizzano”.

Il Papa  deplora i ritardi nel Mediterraneo, invita a farne il “luogo della collaborazione” e biasima “l’incapacità di trovare soluzioni comuni alla mobilità umana nella regione, che continua a comportare una perdita di vite umane inammissibile e quasi sempre evitabile”.

Occorre rafforzare l’azione comune perché nel Mediterraneo vi sia “una visione coordinata e la più ampia possibile, come emerso in modo prepotente già nel corso della crisi pandemica, altra evidente conferma che nessuno si salva da solo”.

Il Papa esorta ad affrontare “la totalità della situazione reale in un’ottica globale, così come globali ne sono gli effetti”.

Solo così potremo definire – ha evidenziato il Papa –  “il problema migratorio, o il soccorso alle economie più fragili o ancora la tutela delle libertà fondamentali”.

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