Mediterranean green jobs

Mediterranean green jobs: il futuro

Il cambio di paradigma con il Secondo Pilastro crea nuovi posti di lavoro “green”. Ciò influenza in maniera chiaramente positiva tutto il mercato mediterraneo del lavoro.

Green jobs a Londra

Parte della Macroregione Mediterranea con innovativi modelli, i “green jobs” sono cresciuti in maniera esponenziale. La gran parte di questi lavoratori sono collocati nell’area di Londra e del suo interland.

Il Regno Unito attraverso il suo “ green barometer ” misura e sostiene una transizione equa verso emissioni zero. Dunque, insieme all’impatto sulle comunità, tale barometro, monitora l’impatto sulla reale occupazione.

In prima fila i paesi appartenenti al Mediterraneo

La tendenza di questi lavori innovativi non è solo nel paese d’oltremanica: i numeri parlano chiaro, il trend è su scala mediterranea. I paesi facenti parte della Macroregione Mediterranea sono in prima fila in questo nuovo scenario. Oltre al Regno Unito una menzione va fatta al Marocco: nonostante il recentissimo terremoto, il paese resta comunque il capofila della transizione energetica del Nordafrica.

Settore rinnovabili “green jobs” in Nigeria

Nello stesso arco di tempo, seguendo i parametri inglesi, gli investimenti nel settore rinnovabili creeranno fino a 3 volte più posti di lavoro rispetto all’industria fossile. In Nigeria già nel 2023 il settore rinnovabile supererà il settore fossile impiegando 76,000 lavoratori.

Il secondo pilastro della Macroregione Mediterranea creerà nuovi “green jobs”

La Macroregione Mediterranea sviluppa con la Strategia moltissimi posti di lavoro nelle energie rinnovabili.

Partendo dal dato delle rinnovabili, dei veicoli elettrici e dell’efficienza energetica, dalla gestione del sistema di alimentazione e aggiungendo il settore dell’idrogeno, il nuovo sistema macroregionale impiegherà subito con l’approvazione della Strategia infinità di persone.

Rosaria Salamone, Avvocato