MACROREGIONE MEDITERRANEA: STABILITA’, CERTEZZA, CONCRETEZZA

da | Ott 20, 2022 | News

Macroregione Mediterranea: stabilità, certezza e concretezza

Le Macroregioni derivano dal Trattato di Lisbona e promuovono e sviluppano azioni in campi di interesse comune quali: economia, ambiente, energia, salute, trasporti, istruzione e cultura, lotta alla criminalità, ricerca e innovazione, assistenza sociale, tutela dei minori, turismO.

Gli Stati che rientrano in una Macroregione possono appartenere o no all’Unione europea.

Nel 2009 è stata istituita la prima Macroregione, la” Macroregione del Mar Baltico”, (EUSBSR), la cui strategia si sta attuando su tre obiettivi principali: salvaguardare il mare, potenziare le infrastrutture per migliorare i collegamenti all’interno della Macroregione, accrescere il benessere dei cittadini, anche combattendo la criminalità organizzata.

Nel 2010 è nata la Macroregione del Danubio, (EUSDR). Nella sua strategia sono proficuamente in corso quattro ambiti prioritari e si fonda su tre obiettivi principali: promuovere i collegamenti nella regione del Danubio, proteggere l’ambiente, creare prosperità, rafforzare la regione dal punto di vista della sicurezza.

Nel 2015 è stata istituita la “Macroregione Alpina” (EUSALP), la cui Strategia sta sviluppando quattro ambiti di interesse: crescita economica ed innovazione, come la ricerca su prodotti e servizi specifici della regione alpina, connettività e mobilità, migliorando la rete stradale e ferroviaria, l’espansione dell’accesso ad internet via satellite nelle aree remote, interventi nel campo di ambiente ed energia, mettendo in comune risorse per salvaguardare l’ambiente e promuovere l’efficienza energetica nella regione.

La strategia UE per la Macroregione Adriatico Ionica, (EUSAIR), nata nel 2004, promuove, supportando il processo di integrazione dei paesi balcanici dell’area, le opportunità dell’economia marittima: trasporti, mare, terra, protezione dell’ambiente marino, turismo sostenibile, connettività in campo energetico, crescita sostenibile in termini economici e sociali.

I Paesi che fanno parte della Macroregione Mediterranea sono: Albania, Algeria, Bosnia ed Erzegovina, Cipro, Croazia, Egitto, Francia, Gibilterra, Grecia, Israele, Italia, Libano, Malta, Marocco, Monaco (Principato di), Montenegro, Regno Unito, Siria, Slovenia, Spagna, Tunisia, Turchia.

Le Basi legali della Macroregione Mediterranea sono quelle riportate nel decreto n.9 del 12 novembre 2008 del Difensore Civico Campano, Amministrazione Pubblica Procedente, pubblicato sul BURC n. 89 del 29 Novembre 2018.

La necessità della Macroregione Mediterranea è quella di affrontare i problemi dei territori che si affacciano sul Mediterraneo, gettare le basi per lo sviluppo, in modo da portare tutti i paesi ad un livello omogeneo di benessere e realizzare alti livelli di produttività e coesione sociale.

La Strategia si focalizza sull’integrazione delle tematiche ambientali nei settori chiave dello sviluppo economico dando il giusto peso alla dimensione socioculturale.

La Strategia sottolinea e mette in evidenza i bisogni e le sfide principali nella regione, prima di identificare i quattro obiettivi basilari e di definire le azioni da intraprendere nei sette campi d’azione prioritaria:

1) Interconnessione e collaborazione con i Paesi del Mediterraneo;

2) Creazione di una rete di comunicazione mediterranea;

3) I trasporti e il turismo del Mediterraneo;

4) Le problematiche a sfondo sociale del Mediterraneo;

5) L’inquinamento atmosferico;

6) Sicurezza, criminalità e immigrazione nella Macroregione Mediterranea;

7) Tutela della salute.

La Macroregione attraverso l’adozione di un modello circolare è sia strumento di integrazione tra i popoli (ossia modalità di partecipazione prodotta dall’Unione Europea verso i popoli, quindi nella direzione Europa-cittadini) sia strumento dei popoli per le elaborazioni strategiche (ossia modalità di partecipazione dal basso verso l’Unione Europea, quindi Cittadini-Europa).

Nella Macroregione non è prevista la delega ma il modello partecipativo e meritocratico.

Le competenze e l’impegno vengono premiate. Vi è piena collaborazione tra professionalità adatte alla posizione rivestita, convogliate verso la tutela dei popoli e la profonda convinzione di affrontare un cambiamento insieme.

Nelle Procedure lo Stato, le Regioni, gli organismi pubblici e privati non hanno diritto di veto o di avere delegati ma solo di proporre persone per partecipare alle Procedure.

Ernesto Marino

………………………………………………….

 

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52012IP0269&from=EN

https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/A-8-2017-0389_IT.html

http://burc.regione.campania.it/eBurcWeb/BurcPdfOutput/Burc_2018_11_29_15_54.pdf;jsessionid=C592B34B665DEA04B2B34D799390C2AB.burcfe1

 

Translate »