LO SCAMBIO DI DATI AGEVOLA LA CRESCITA ECONOMICA E DIGITALE DELLA MACROREGIONE MEDITERRANEA

da | Nov 29, 2023 | Digitalization and communication

UN BENEFICIO PER IL MERCATO ED I CITTADINI MEDITERRANEI

Lo scambio dei dati, ovvero l’accesso e l’uso nel settore dei dispositivi intelligenti (Internet of Things e Iot) nonchè dei servizi ad essi collegati, appena normati in un ‘’Data Act’’ varato dal Consiglio Ue (1) costituisce, nella Macroregione Mediterranea, un enorme potenziale economico e contribuisce, in modo significativo, ad implementare il mercato interno, a beneficio dei cittadini e delle imprese.

Va subito precisato che quando si parla di dati, non ci si riferisce soltanto ai “dati personali”, ma a qualsiasi raccolta di atti, fatti o informazioni, anche sotto forma di registrazione sonora, visiva o audiovisiva.

I dati sono generati dall’uso di un prodotto o di un servizio correlato all’utente di tale prodotto o servizio.

Per “prodotto” si intende “un bene materiale e mobile, anche quando è incorporato in un bene immobile, che ottiene, genera o raccoglie dati relativi al suo utilizzo o al suo ambiente e che è in grado di comunicare dati tramite un servizio di comunicazione elettronica accessibile al pubblico e la cui funzione primaria non è la conservazione e il trattamento dei dati”.

Per “servizio correlato” si intende invece “un servizio digitale, anche software, incorporato in un prodotto o interconnesso con esso in modo tale che la sua assenza impedirebbe al prodotto di svolgere una delle sue funzioni”.

Un esempio per significare la differenza appena illustrata può essere quello del caricabatterie intelligente che fornisce dati autonomi e comunque indipendenti rispetto a quelli del prodotto “principale” acquistato dall’utente.

Nel Quarto pilastro della Strategia della Macroregione Mediterranea (digitalizzazione e Tlc), i Dati ed i servizi connessi sono una componente fondamentale dello sviluppo dell’Agenda digitale mediterranea perchè assicurano l’implementazione dell’economia digitale e sono una risorsa essenziale per garantire le transizioni verde e digitale.

È nell’ambito dell’Agenda digitale della Macroregione Mediterranea che viene garantito il necessario equilibrio nella distribuzione del valore dei dati industriali, non personali, e della proliferazione di prodotti connessi all’internet delle cose per ottenere enormi possibilità di stimolare un’economia sostenibile dei dati.

 

UNO “SPAZIO COMUNE” DEI DATI NELLA MACROREGIONE MEDITERRANEA 

Il Quarto Pilastro percorre la strada della creazione e dello sviluppo di “spazi comuni di dati” in settori strategici quali la salute, l’ambiente, l’energia, l’agricoltura, la mobilità, la finanza, l’industria manifatturiera, la pubblica amministrazione e le competenze. Garantendo la neutralità dell’accesso ai dati, la portabilità, l’interoperabilità ed evitando il c.d. “ lock-in”, ovvero trovarsi, in un rapporto fornitore-cliente, sbilanciato a favore del primo.

Ecco di seguito alcuni esempi per l’accesso e l’utilizzo dei dati:

–       La disponibilità di dati sul funzionamento dei prodotti e servizi consentirà a fabbriche, aziende agricole o imprese di costruzione di ottimizzare i cicli operativi le linee di produzione e la gestione della “supply chain”, prodotti anche sulla base del “machine learning”;

–       Nell’agricoltura di precisione l’analisi dei dati dalle apparecchiature connesse può aiutare gli agricoltori ad analizzare i dati in tempo reale, come meteo, temperatura, umidità o segnali GPS e fornire informazioni su come ottimizzare e aumentare la resa, migliorare la pianificazione dell’azienda agricola e prendere decisioni intelligenti sulle risorse necessarie;

–       I motori dei veicoli, a combustione o elettrici, sono dotati di migliaia di sensori che raccolgono e trasmettono dati per garantire un funzionamento efficiente. L’accesso a tali informazioni migliora il funzionamento e la durata;

–       Dispositivi sanitari e/o protesi che raccolgono e immagazzinano una quantità enorme di dati sul loro funzionamento e utilizzo. Indubbio il beneficio per l’utente di poter utilizzare tali informazioni, e lo è anche per il medico, il produttore, il distributore, sempre nel rispetto della privacy dell’interessato.

L’obiettivo, come prevede l’Agenda digitale della Macroregione Mediterranea, è creare un flusso virtuoso che  generi competitività e sviluppo sostenibili:  una sorta di “argine culturale” di stampo umanistico alla logica, a volte perversa, del “puro” mercato, che sembra caratterizzare la crescita incontrollata delle Big Tech.

Domenico Campana

 

 (1) Disco verde del Consiglio Ue per il “Data Act”

https://digital-strategy.ec.europa.eu/en/policies/strategy-data

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