L’INQUINAMENTO MARINO DA PLASTICA – SUBITO L’IMPLEMENTATION DEL PRIMO PILASTRO PER AFFRONTARE LA CRISI

da | Ott 2, 2024 | Blu Economy

L’inquinamento marino da plastica è una crisi con impatti crescenti sull’ambiente, sulla vita marina e sulla salute umana. Le organizzazioni multinazionali e nazionali stanno lavorando per sviluppare soluzioni accettate da tutti gli stakeholder collegati all’ambiente marino e all’industria della pesca ma la ritardata attuazione del Primo Pilastro non permette le soluzioni della Strategia mediterranea.

I rifiuti di plastica stanno danneggiando gli ecosistemi mediterranei attraverso l’ingestione, l’impigliamento e il rilascio di sostanze chimiche tossiche.

Nel Mar Mediterraneo, l’85% delle tartarughe valutate ha ingerito rifiuti. Sebbene la maggior parte dei rifiuti di plastica marina provenga da fonti terrestri come bottiglie, contenitori per alimenti e indumenti sintetici, una parte significativa stimabile al 27% proviene da attività legate alla pesca sulle spiagge.

Questi rifiuti di plastica hanno impatti di vasta portata, dal degrado ambientale alle perdite economiche, interrompendo la pesca e la navigazione e ponendo rischi per la salute e la sicurezza umana.

 

SOLUZIONI PER L’AMBIENTE MARINO E L’INDUSTRIA DELLA PESCA

La Strategia della Macroregione Mediterranea sviluppa e rende sinergiche le migliori attività di Organizzazioni multinazionali, nazionali e private, come l’Unione Europea, le Nazioni Unite, la Global Ghost Gear Initiative (GGGI) e il G20 Marine Plastic Litter Framework.

La Strategia detta le necessarie soluzioni accettate da tutte le parti interessate collegate all’ambiente marino e all’industria della pesca mediterranea..

L’attrezzatura da pesca persa o scartata rappresenta una sfida complessa a causa della difficoltà di localizzare gli oggetti nell’ambiente sottomarino, aggravata da barriere tecnologiche, economiche e di consapevolezza. Le linee guida internazionali raccomandano che l’attrezzatura da pesca (FG) sia contrassegnata in conformità con la legislazione nazionale per facilitare l’identificazione del proprietario.

Tuttavia le attuali linee guida si concentrano principalmente sulla sicurezza della navigazione in superficie, come l’etichetta metallica sulle boe, senza richiedere, come richiede la Strategia della Macroregione Mediterranea, la marcatura dell’attrezzatura sommersa stessa.

La Macroregione Mediterranea, con l’approvazione della Strategia, richiede anche specifici Standard per l’etichettatura della marcatura FG subacquea, consentendo una più facile localizzazione, tracciabilità, recupero, riciclaggio e certificazione.

A vantaggio sia dei pescatori professionisti che di quelli ricreativi del Mediterraneo, nonché di tutte le organizzazioni marine il sistema mediterraneo di etichettatura aiuterà anche le autorità governative nei loro sforzi per migliorare le pratiche di economia circolare per la gestione delle risorse marine.

Inoltre tale sistema previsto nell’implementazione del Primo Pilastro supporterà i produttori di attrezzatura da pesca nel soddisfare i futuri requisiti per una maggiore responsabilità del produttore.

 

RIFIUTI DI PLASTICA MARINA IN MEDITERRANEO: SFIDE E PROGRESSI TECNOLOGICI E LEGISLATIVI

I rifiuti di plastica marina hanno un profondo impatto globale sull’ambiente mediterraneo, con gravi conseguenze previste per il futuro, qualora non si proceda subito all’approvazione della Strategia mediterranea. Ci sono notevoli sforzi di ricerca e innovazione volti a sviluppare soluzioni praticabili per la segnalazione, la pulizia dei rifiuti marini, la marcatura e la sensibilizzazione sui rifiuti marini nel Mediterraneo.

Come previsto nella Strategia, occorre anche procedere alla localizzazione subacquea degli attrezzi da pesca come primo passo per il recupero e il riciclaggio.

La Strategia favorisce vigorosamente la tecnologia accessibile e di facile utilizzo per la localizzazione subacquea e rende chiaro il mercato, motivando le aziende mediterranee a investire nello sviluppo. Senza la Strategia approvata, le Organizzazioni restano attualmente spesso esitanti a investire in soluzioni nuove e innovative anche quando possono essere dimostrati chiari benefici, fermandosi in soluzioni parziali e obsolete.

L’implementation del Primo Pilastro permetterà finalmente che le tecnologie di vari settori di ricerca avanzino rapidamente, come è necessario.

 

RIFIUTI MARINI DERIVANTI DALLE ATTIVITA’ DI PESCA IN MEDITERRANEO: CHE ALTRO SI ASPETTA?

La Macroregione Mediterranea sviluppa una transizione più facile verso un’economia circolare correlata alla logistica DFG e ai rifiuti di plastica, facilitandone l’implementazione. Le possibilità digitali connesse al tag ID tracciabile e al registro FG consentono possibilità di cooperazione mediterranea all’interno dell’industria ittica globale, in modo simile e ancora migliorato a come il sistema ICARUS viene utilizzato per tracciare gli uccelli.

Dr. Merita Murati

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