LA MACROREGIONE MEDITERRANEA E LA TRANSIZIONE DIGITALE : OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO PER I POPOLI DELL’AREA EUROMEDITERRANEA

da | Ott 12, 2023 | Digitalization and communication

Qual è lo “stato dell’arte” della transizione digitale nei Paesi della Macroregione Mediterranea? Quali i progressi ed i programmi? Quale il contributo della Strategia relativa a digitalizzazione e telecomunicazioni della Macroregione Mediterranea?

Ai primi due interrogativi dà una prima risposta il Comitato economico e sociale europeo nel suo ultimo report. (1)

Nell’individuare le finalità il documento analizza lo “stato attuale” della transizione digitale, i potenziali benefici, in particolare, le nuove opportunità per le PMI, attraverso il commercio elettronico, l’istruzione online, l’e-governance, la sanità elettronica e i servizi bancari digitali.

Il documento individua, inoltre, gli ostacoli che si frappongono alla digitalizzazione, al divario digitale all’interno di un determinato paese, alla carenza di competenze digitali fondamentali e all’alfabetizzazione digitale.

Di conseguenza, la transizione digitale può dare adito a disparità accentuate in un dato paese, nonché a divergenze nei modelli di sviluppo tra i vari Paesi della Macroregione mediterranea.

Sono evidenziati anche i rischi associati alla digitalizzazione, che spaziano da quelli relativi alla sicurezza informatica, alla sovranità digitale, alla protezione dei dati e alla pirateria digitale, fino a includere le libertà civili.

Si tratta, quindi, di un’ottima premessa alla ora necessaria implementation del Quarto Pilastro.

 

I BENEFICI E LE PROSPETTIVE DELLA STRATEGIA MACROREGIONALE

I benefici della digitalizzazione sono noti in determinati settori quali istruzione online, sanità elettronica, pubblica amministrazione elettronica, industria agricola, giustizia elettronica e automazione del sistema bancario.

Molti governi nella Macroregione Mediterranea promuovono tali settori, ma gli sforzi profusi non sono omogenei e potrebbero determinare un divario digitale tra i vari paesi.

In termini di accesso e utilizzo, il divario digitale esiste non solo tra i diversi paesi del Mediterraneo, ma anche all’interno dei paesi, a svantaggio delle zone rurali e remote, dei lavoratori informali, delle donne e degli anziani.

A sopperire a tali carenze è il quarto Pilastro della Strategia della Macroregione Mediterranea (Digitalization And Telecommunications Connection) che prevede la realizzazione delle  infrastrutture necessarie ad evitare il “ digital divide’’, assicurando il diritto alla connettività così com’è previsto dalla “tabella di marcia” del Segretario Generale delle Nazioni Unite per la cooperazione che ha già introdotto una serie di obiettivi per il 2030, obiettivi sicuramente raggiungibili con la necessaria approvazione della Strategia mediterranea.

 

MERCATO DIGITALE EQUO E COMPETITIVO

La formazione per l’acquisizione di competenze digitali rivolta, in particolare ai giovani, in considerazione dei dati molto alti di disoccupazione, è l’altro anello importante contro il “digital divide” ma è anche la spinta per i giovani ad essere non solo utilizzatori ma anche produttori di tecnologie.  Sia l’occupazione sia l’imprenditorialità, in quest’ambito, costituiscono percorsi professionali molto promettenti.

Nello “scudo tecnologico” del Quarto Pilastro contro il “digital divide” rientra la protezione degli utenti dai rischi  digitali, quali gli attacchi informatici, nonché la garanzia che i meccanismi di protezione dei dati rispettino i diritti umani relativi alla protezione della vita privata nell’ambiente digitale.

L’indice di cibersicurezza fornito dall’Unione internazionale delle telecomunicazioni (UIT) che  misura l’impegno dei paesi a favore della cibersicurezza a livello globale, mostra, in generale, livelli di sicurezza più elevati nella regione del Mediterraneo settentrionale, mentre l’Egitto ottiene i migliori risultati tra i paesi del Mediterraneo meridionale.

Protezioni e garanzie in campo digitale sono in perfetta sintonia con le convenzioni delle Nazioni Unite ed Oil sui diritti umani affinché  la transizione digitale possa realmente contribuire a uno sviluppo ecocompatibile e sostenibile in un mercato mediterraneo digitale equo e competitivo.

Domenico Campana

…………………………………………..

(1)  Parere del Comitato economico e sociale europeo sul tema «Transizione digitale nella regione euromediterranea» –https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52022IE1584&from=EN

Translate »