MACROREGIONE MEDITERRANEA E IL RISPETTO DELL’AMBIENTE

da | Mag 13, 2022 | News

di Dario Romani

Il mare non ha confini o barriere. Le correnti portano ovunque quello che viene rilasciato lungo un tratto di costa. Risulta quindi chiaro come soltanto un’impostazione macroregionale nella gestione dei rifiuti e dei depuratori per l’area mediterranea possa essere la soluzione per salvaguardare il nostro mare.

La Macroregione Mediterranea favorisce l’innovazione e lo sviluppo dal momento in cui si devono risolvere problemi diversi in nazioni con differenti culture e tra regioni lontane con livelli di sviluppo molto diversi fra loro. La Macroregione Mediterranea ha puntato sulle iniziative più avanzate nei settori della tecnologia e della difesa dell’ambiente, ed ha avviato progetti innovativi che possono essere esportati per una crescita comune ed una nuova consapevolezza nel rispetto del territorio e dell’ambiente.

Con una equa distribuzione delle risorse tra le aree più ricche e quelle meno avvantaggiate, i piani di sviluppo strategici che riguardano l’ambiente, lo sviluppo del territorio e  le infrastrutture devono essere prodotti a livello macroregionale, per evitare sprechi di risorse e logiche localiste, sempre deleterie per gli interessi delle popolazioni. Infine, la grande sfida che soltanto la Macroregione Mediterranea ha portato avanti è creare una coscienza di popolo tra genti non più unite da astratti confini disegnati sulle carte ma unite da problemi, interessi e esigenze che si sentono comuni, da affrontare e risolvere assieme proprio per il bene comune.   

Nel Rapporto Analisi del rischio presentato dal Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (Cmcc) lo scenario delineato sembra sia quello di seguito: temperature che al Sud saliranno costantemente verso i 40 gradi e termometro che non scenderà sotto i 20 gradi, con diversi giorni senza pioggia, riducendo del 40% circa la portata di fiumi e aumentando il rischio d’incendio del 20%. Con la Macroregione Mediterranea è stato messo a punto un modello di sviluppo diverso perché così persistendo i costi sociali saranno elevatissimi e soprattutto ricadranno sulle fasce più deboli della popolazione. Poiché il Mediterraneo è una zona altamente critica, sia per la sua geografia che per la variabilità climatica, è infatti importante lavorare per accrescere la resilienza dei suoi territori. Questo è un impegno inderogabile in atto della Macroregione Mediterranea, un percorso in realizzazione con la volontà politica di indirizzare il sistema produttivo verso il cambiamento, nella consapevolezza che la tutela della salute, in ragione di una eco-sostenibilità, richiede una non più rinviabile riconversione ecologica. La Macroregione Mediterranea, inoltre, favorisce l’ambiente con lo sviluppo delle vie di comunicazione marittime e tramviarie che inquinano molto meno rispetto a quelle su gomma. La salvaguardia del Mediterraneo è favorita dalla promozione della costruzione di una rete di depuratori costieri sotto un continuo controllo ispettivo internazionale che eviti “bypass” e lo smaltimento illegale dei fanghi prodotti. Un’altra azione importante legata alla salvaguardia dell’ambiente e a quella dei trasporti via mare e su ferro che la Macroregione sta avviando è quella di agire sulla produzione industriale della grande distribuzione, con nuove normative che agiscono all’origine, per la riduzione degli imballaggi e la conversione ai riciclabili e riciclati o completamente biodegradabili. La Macroregione Mediterranea favorisce inoltre la salvaguardia e la tutela dei parchi e delle aree protette, impedendo che vengano usate come discariche di rifiuti illegali o legali come spesso è avvenuto a seguito delle famigerate “emergenze”. Tali “emergenze” sono da evitare assolutamente con la giusta programmazione del territorio macroregionale. La Macroregione Mediterranea sta quindi inducendo i diversi popoli e culture a riformulare, in chiave macroregionale, l’ambiente come una strategia di sviluppo del territorio comune per una sana gestione delle risorse, preferendo quelle rinnovabili e ad impatto zero e riducendo di molto il nostro impatto.


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