LA CRESCITA DELLE COMPETENZE DIGITALI NELLA MACROREGIONE MEDITERANEA PER GUIDARE LA TRANSIZIONE TECNOLOGICA

da | Nov 22, 2023 | Digitalization and communication

LA NECESSITÀ DI GOVERNARE IL CAMBIAMENTO CON IL QUARTO PILASTRO

Il Quarto Pilastro (digitalizzazione e telecomunicazioni) della Strategia della Macroregione Mediterranea indica, nella crescita delle competenze digitali, l’opportunità di creare efficaci ed efficienti e-Leadership, ovvero persone con capacità di guidare, con autorevolezza e credibilità, la transizione tecnologica raggiungendo le mete che la stessa transizione si prefigge.

L’evoluzione tecnologica, in particolar modo l’Intelligenza artificiale, ha ricadute positive sul benessere sociale se la sua Governance è efficace  e la competenza per gestirla è adeguata a consentire di progettare e realizzare uno scenario desiderabile.

Ciò è tanto più necessario quanto più è riferito allo sviluppo dell’Intelligenza artificiale, che con le sue grandi opportunità e rischi correlati, rappresenta un ulteriore salto di complessità, a livello tecnologico, per il suo impatto nella relazione che ciascuno deve costruire con le tecnologie avanzate.

Con il rischio di un aumento delle divaricazioni sociali, provocato da quello che viene definito “digital divide”, come evidenziato nell’ultimo report europeo sullo stato “del decennio digitale”.(1)

Sebbene il divario di competenze digitali tra uomini e donne sia diminuito negli ultimi anni, è ancora significativo per le persone anziane, che hanno ricevuto un’istruzione meno formale o che vivono in una zona rurale o in una regione ultraperiferica.

In mancanza della necessaria immediata implementation del Quarto Pilastro, persiste anche la difficoltà, da parte delle imprese, a reperire profili con competenze specialistiche ICT e ciò si ripercuote nelle dinamiche del mercato del lavoro e nel mondo della competitività della produzione, ma anche, in generale, sulle ambizioni di ciascuno di giocare un ruolo da protagonista e non da semplici consumatori di tecnologie.

 

COME VANIFICARE I FENOMENI NEGATIVI DELLA MANCANZA DI COMPETENZE DIGITALI

L’accelerazione imposta dall’IA nella quarta rivoluzione industriale, incentrata sul valore dei dati, porta con sé alcuni fenomeni negativi che si riflettono sulla sostenibilità sociale.

L’esclusione  dal digitale  porta ad un analfabetismo di ritorno ovvero a carenza di conoscenze tecnologiche, in particolare di Intelligenza Artificiale.

L’accentramento di capitali in poche aziende Big Tech, sono fenomeni che rientrano nell’analisi dell’Agenda digitale della Macroregione Mediterranea, e sono analizzati in modo da vanificarne quanto c’è di negativo, indicando la strada maestra dell’acquisizione di competenze in un contesto di approccio organico e di apprendimento permanente.

Più specificatamente si tratta di competenze di e-Leadership, ovvero capacità di direzionare l’innovazione, di sapere guidare l’evoluzione sempre più rapida delle tecnologie di intelligenza artificiale, indicata anche come la “nuova elettricità”, pervasiva, abilitante, indispensabile.

I livelli di consapevolezza sui quali poggiano le competenze e-Leadership per l’utilizzo positivo (nel senso della coerenza con le finalità del benessere sociale) ed efficace dell’IA  sono essenzialmente due:

 1. demitizzazione dell’IA, ovvero capacità che permette ai sistemi di apprendere e migliorare i risultati, senza sostituirsi all’attività creativa e decisionale umana;

2. considerazione dei feedback degli utenti, chiamati non soltanto a fruire in modo consapevole dei servizi abilitati dall’IA, ma anche a fornire un riscontro sull’adeguatezza delle loro prestazioni, in termini innanzitutto di accuratezza e semplicità d’uso.

Quindi lasciare aperta la porta della partecipazione dei cittadini-beneficiari nelle fasi di progettazione, realizzazione e monitoraggio dei servizi, oltre che, in generale, dell’azione pubblica finalmente mediterranea..

Nella Strategia del Quarto Pilastro della Macroregione Mediterranea è ben chiara la strada: a partire dalle competenze di e-Leadership, affermare una cultura di “governo digitale”, puntando sulla cultura della collaborazione, ma anche dell’innovazione e della sperimentazione. Il successo della trasformazione digitale e della transizione tecnologica, tramite l’improcrastinabile implementation del Quarto Pilastro, è legato all’affermarsi di questa consapevolezza.

Domenico Campana

(1) (1) https://digital-strategy.ec.europa.eu/it/library/2023-report-state-digital-decade

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