INNOVAZIONE SOSTENIBILE NELLA MACROREGIONE MEDITERRANEA

da | Nov 9, 2023 | Digitalization and communication

IL MERCATO DIGITALE A CACCIA DI ENERGIA RINNOVABILE

Nell’ambito della “strategia” della Macroregione Mediterranea lo sviluppo dell’innovazione tecnologica attinente alla rete ed ai servizi di connessione va di pari passo con la ricerca di soluzioni che siano il meno impattanti con l’ambiente, ovvero che siano sostenibili.  L’obiettivo è quello di continuare a investire in fonti rinnovabili e a incentivare l’adozione di misure e tecnologie in grado di ridurre il consumo di energia per unità di prodotto (1).

I terminali e le infrastrutture di rete assorbono circa il 5% dei consumi di energia mentre nel settore IT il 36%  di energia viene assorbito dalla rete, il 30% dai data center, il 34% dai computer.

Per mettere a punto la versione precedente di ChatGpt, il nuovo strumento di OpenAi che mira a rendere l’interazione con i sistemi di intelligenza artificiale più naturale ed intuitiva, sarebbero stati spesi tra 3,2 e 4,6 milioni di dollari di energia elettrica, mentre per la versione successiva il bugdet è salito a circa 100 milioni.

Crescono le connessioni ma ancor di più il traffico sulla Rete ed emerge dalla crescita esponenziale dei consumi di energia da parte delle nuove tecnologie, in particolare dall’uso della Rete, una fondata preoccupazione per le conseguenze che ciò comporta sull’ambiente.

 

LA SOLUZIONE NELLA RICERCA E SVILUPPO SOSTENIBILI

La relazione tra Ict e domanda di energia viene trattata dalla letteratura economica come due elementi contrastanti: il primo rileva un aumento della domanda di energia per effetto dello sviluppo delle reti e delle infrastrutture, a cui si aggiunge lo sviluppo di nuove attività legate all’utilizzo della rete e della digitalizzazione che comporta un aumento di reddito e quindi una crescita di energia.

Il secondo, sostituendo i servizi tradizionali con quelli on-line, in particolare, porta ad una riduzione del consumo di energia ma per unità di prodotto.

L’attività digitale, sostituendo tutte le attività ad elevato consumo di energia, riduce in modo significativo la domanda di energia per unità di prodotto. Al contrario si verifica quando le infrastrutture sono ancora ad un livello di sviluppo inadeguato, sicchè gli investimenti necessari porterebbero ad un aumento dei consumi energetici.

Nella triangolazione innovazione-energia-ambiente è ancora parziale la risposta all’accesso sicuro all’energia: i data center, soprattutto quelli che erogano servizi di intelligenza artificiale, consumano enormi quantità di energia e creano al contempo, problemi di sostenibilità, ovvero d’impatto in termini di emissioni di CO2; di capacità di alimentazione nonché di continuità del servizio.

Il ricorso alle fonti rinnovabili riesce ad abbassare il livello di emissioni di CO2, mentre è necessaria un’implementazione smart della rete, in modo che non si determinino interruzioni o oscillazioni.

Ricerca e sviluppo sostenibile, a fondamento della strategia della Macroregione Mediterranea, permettono, da un lato, a far avanzare il progresso tecnico in direzione dei consumi unitari per bit dei terminali, della rete e dei data center; dall’altro, favoriscono la progressiva sostituzione di fonti fossili con fonti rinnovabili. Tutto ciò accompagnato da necessari investimenti per incentivare l’adozione di misure e tecnologie in grado di ridurre il consumo di energia per unità di prodotto.

Domenico Campana

(1) Report Eurostat sugli obiettivi di sviluppo e innovazione sostenibili https://italy.representation.ec.europa.eu/notizie-ed-eventi/notizie/la-relazione-di-eurostat-mostra-i-progressi-dellue-verso-gli-obiettivi-di-sviluppo-sostenibile-2023-05-24_it

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