NON SUBITO CON LA PAROLA

L’essere umano, prima di esprimersi con la parola, lo faceva attraverso le immagini. Nel corso della preistoria, infatti, nel Mediterraneo era ricorrente l’uso del graffito, che si prefiggeva l’obiettivo primario di mostrare ai più piccoli le scene più comuni della vita quotidiana, fatta essenzialmente di caccia e di raccolta.

Ora, mentre imperversa il conflitto israelo-palestinese, diversi artisti mediterranei stanno dando sfogo alla loro creatività e i loro messaggi valgono più di trentamila parole!

GLI APPELLI ALLA PACE

Numerosi sono stati gli inviti, rivolti alle parti confliggenti, a terminare ogni forma di ostilità: da Papa Francesco al Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres, dai Capi di Stati mediterranei alla stessa Macroregione Mediterranea, dai Cristiani di Gaza alle comunità ebree e mussulmane, ma  tutti gli appelli verbali sono tuttora ben lungi dall’esser recepiti dai diretti destinatari.

GLI ARTISTI UNITI PER LA PACE

In attesa dell’improrogabile approvazione della Strategia mediterranea e dell’implementation del Terzo Pilastro, un invito vibrante  ad attuare subito le strategie del Terzo Pilastro – in primis, a ristabilire la pace e ad assicurare il pieno rispetto dei diritti umani – è arrivato dagli artisti, in particolare dagli esponenti dell’arte murale urbana (il cosiddetto Muralismo (1) nei Paesi del Mediterraneo. Ad assumere maggiore rilevanza è il significato di cui i lavori de quibus sono intrisi.

Si spera, dunque, che di questa preziosa esortazione venga fatto tesoro: quest’insana guerra, oltre ad uccidere persone innocenti, sta gettando fango sulla Terra Mediterranea  e sull’Ideale Mediterraneo che è fatto di incontri, reciproca accoglienza, pace fruttuosa! (1)

Adriano Spagnuolo Vigorita

[1]Cfr. A. CARLO, ‘Peace, please’: How European street artists are reacting to the Israel-Hamas war, in Euronews (4-6 novembre 2023), URL: https://www.euronews.com/culture/2023/11/04/peace-please-how-european-street-artists-are-reacting-to-the-israel-hamas-war.