IL COMMERCIO ELETTRONICO NELL’AGENDA DIGITALE DELLA  MACROREGIONE MEDITERRANEA

da | Ott 5, 2023 | Digitalization and communication

LA CRESCITA DELLE PIATTAFORME PER LA VENDITA E L’ACQUISTO NELL’AREA MEDITERRANEA

La transizione digitale, che interessa tutta l’area della Macroregione Mediterranea, ha indubbie implicazioni in ogni aspetto della vita. In particolare il commercio elettronico e l’economia delle piattaforme, conseguenze operative della digitalizzazione,  hanno impresso un’accelerazione alla ripresa economica e stanno crescendo a ritmo veloce.

Nell’ultimo report del Comitato economico e sociale europeo sul tema “Transizione digitale nella regione euromediterranea” (1) si afferma che il commercio elettronico ha evidenziato un forte incremento a causa delle misure di distanziamento sociale, in conseguenza della pandemia.

Nell’area mediterranea si fa un ampio ricorso agli acquisti online, in un contesto in cui il commercio elettronico è in ascesa, sia nel settore “business to consumer” che in quello “business to business”. Nel rapporto si afferma che una delle più grandi società di commercio elettronico in Africa ha incrementato di quattro volte le vendite di generi alimentari, soprattutto in Tunisia e in Marocco.

Sulla stessa lunghezza d’onda di crescita del commercio elettronico aumentano le piattaforme per il telelavoro e del lavoro a distanza mentre la rapida trasformazione, in una società improntata alla digitalizzazione, comincia a far emergere segnali di disparità tra chi riesce a far uso degli strumenti digitali e chi ha difficoltà ad accedervi.

 

VANTAGGI E RISCHI PER I CONSUMATORI DIGITALI MEDITERRANEI

Il nuovo modo di fare business con il commercio elettronico, nell’ambito dell’economia digitale, genera, per i consumatori, una serie di vantaggi ma anche dei rischi che potrebbero comportare ‘’lesioni’’ ai loro diritti fondamentali.

Quanto ai vantaggi:

1) con Internet si accede ad un numero illimitato di informazioni commerciali su servizi e prodotti; con la rete è possibile mettere a confronto le offerte ed ottenere ciò che meglio soddisfa le proprie esigenze al prezzo più vantaggioso;

2) l’obiettivo del commercio elettronico è quello di svincolare il mercato da fattori temporali e spaziali, ovvero il compratore può accedere, in qualsiasi momento, da casa propria, teoricamente a qualsiasi bene;

3) la rapidità delle risposte alle esigenze espresse;

4) Il commercio elettronico può produrre un mercato più competitivo ed una maggiore offerta;

5) l’opportunità di tagliare i costi ricade positivamente sulla diminuzione dei prezzi;

6)  il consumatore digitale può assumere un maggiore potere contrattuale e ciò potrebbe portare ad un’ulteriore diminuzione dei prezzi;

Quanto ai rischi:

1) l’operare in un contesto virtuale, come quello del commercio elettronico, significa avere limitate possibilità di contrattazione. In gran parte dei siti commerciali, infatti, le offerte di beni non sono trattabili dall’acquirente, né quanto al prezzo, né quanto alle modalità di pagamento, né quanto alle caratteristiche del bene;

2) sull’acquirente si trasferiscono tutti i rischi legati al puntuale ed esatto adempimento da parte del venditore;

3) è più debole la posizione del consumatore digitale in quanto soggetto necessitato al consumo rispetto alla posizione di maggiore forza economica e tecnologica del soggetto venditore;

4) la sicurezza degli strumenti di pagamento va misurata sulla base della serietà degli operatori commerciali online, poiché la comunicazione dei dati della carta di credito del consumatore espone quest’ultimo al rischio di utilizzazioni indebite di tali dati.

 

TUTELA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DEL CONSUMATORE DIGITALE MEDITERRANEO

Nell’Agenda digitale della Macroregione Mediterranea, in particolare nell’ambito del Pilastro delle Tlc e digitalizzazione della sua Strategia, il rapporto tra la tecnologia che permette il “negozio online” e il suo utilizzo da parte del consumatore che diventa digitale, è accompagnato da tutto ciò che la ricerca scopre in direzione della tutela dei diritti fondamentali, contro i rischi che la “transazione” on-line comporta.

In un futuro più o meno prossimo le decisioni degli utenti saranno sempre più influenzati da sistemi di raccomandazione basati sull’Intelligenza Artificiale. Anche per questo l’Agenda digitale della Macroregione Mediterranea, per escludere i rischi dell’IA “generativa”, prevede nell’implementation del suo Terzo Pilastro, garanzie per i diritti fondamentali dei consumatori digitali e la possibilità di una valutazione indipendente dei rischi stessi.  E’ venuta, quindi, anche sotto questo profilo, di approvare la varata Strategia.

Domenico Campana

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(1) Parere del Comitato economico e sociale europeo sul tema «Transizione digitale nella regione euromediterranea»:

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52022IE1584&from=EN

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