Per il Mediterraneo, nell’ambito della green economy, la spesa pubblica e l’investimento privato concorrono alla creazione di un nuovo modello produttivo centrato sulla transizione ecologica. La transizione  mediterranea in atto è un processo che fa emergere nuove occupazioni e, quindi anche sviluppo economico.

Chiaramente, per implementare la green economy sono necessarie tutte quelle riforme politiche e quei cambiamenti finalizzati a gestire al meglio le risorse naturali. Ciò comporterà un miglioramento nella produzione e farà crescere il PIL negli Stati mediterranei.

L’economia verde mediterranea crea nuovi impieghi e migliora il mercato del lavoro in ambiti come l’agricoltura, la bioarchitettura, il riciclo e le energie rinnovabili.

 

NECESSITA’ DI UN AUMENTO DELLE RINNOVABILI 

Alla riduzione dei consumi di energia deve  corrispondere nella Macroregione Mediterranea  un incremento dell’efficientamento energetico e della produzione di energia pulita. L’aumento di produzione energetica mediterranea deve essere spinto sia dagli sviluppi di fonti di energia rinnovabile che ancora non hanno espresso il loro potenziale, come ad esempio l’energia marina e l’idrogeno verde.

Le attività produttive realmente “green” non derivano solo dalle fonti di energia rinnovabile o dai sistemi di riciclaggio dei rifiuti, ma includono tutta la riconversione sostenibile dei settori tradizionali, quindi:  industrie,   settori economici quali trasporto, trattamento e trasformazione delle materie prime,  innovazione tecnologica per la riduzione del materiale di scarto nei processi produttivi, in primis riferita agli imballaggi,  innovazioni produttive per la riduzione delle emissioni di CO2 e altri inquinanti. L’innovazione prodotta dalla Macroregione Mediterranea, quindi, può contribuire attivamente a ridurre gli sprechi e l’impatto ambientale, oltre che a rilanciare un’economia verde.

 

ECONOMIA CIRCOLARE E RIGENERAZIONE URBANA NELLA MACROREGIONE MEDITERRANEA

Il Mediterraneo  deve raggiungere presto  l’obiettivo massimo  di riciclo di rifiuti urbani, attraverso una raccolta differenziata di oltre il 70%. Per far ciò sono necessari alcuni adeguamenti normativi e attuare l’implementation del Secondo Pilastro  Le città più avanzate degli Stati della Macroregione Mediterranea sono proprio  quelle che hanno puntato sulla rigenerazione urbana e sulle green city, anticipando alcuni aspetti dell’implementation del Secondo Pilastro.

Le strategie di questo tipo comprendono quelle di recupero delle aree dismesse,  misure di adattamento climatico, infrastrutture verdi, manutenzione del patrimonio edilizio

 

I GRANDI VANTAGGI DELLA MEDITERRANEAN GREENV ECONOMY

La MediterraneanGreen Economy richiede una trasformazione profonda della società.

È necessaria una presa di coscienza da parte delle aziende, una responsabilità sociale d’impresa che prevede l’impiego di strumenti e tecnologie a basso impatto ambientale.

L’economia verde sviluppa

– la produzione di energie rinnovabili alternative con un minore impatto sull’ambiente, come le tecnologie verdi (l’eolico, il solare, le biomasse, ecc.);

–  maggiore efficienza e minore spreco, utilizzando prodotti e servizi che hanno bisogno di una minore quantità di energia;

– minore impatto sull’ambiente, riducendo il problema dell’effetto serra e del surriscaldamento globale,

– creazione di nuovi posti di lavoro, con nuove industrie e mercati

Negli ultimi anni, in materia di riciclaggio e fotovoltaico, gli Stati della Macroregione Mediterranea  stanno registrando numeri incoraggianti e molti dei progressi che si stanno raggiungendo stanno aiutando le persone ad adottare misure e attenzioni più consapevoli, che comunque non vengono ancora adottate da tutti.

 

CAMPAGNA MEDITERRANEA DI SENSIBILIZZAZIONE PER UNA MENTALITA’ VERDE DIFFUSA

Vi è la necessità di una continua sensibilizzazione al rispetto dell’ambiente e del prossimo, con comunicazioni e incentivi accessibili a tutte le estrazioni sociali.

La Mediterranean Green Economy è anche il migliore approccio al consumo, affinché la convenienza e l’impatto zero sull’ambiente possano sempre  camminare insieme.

Rosaria Salamone, Avvocato