GRECIA: PRIMO PAESE DELLA MACROREGIONE MEDITERRANEA AD ANTICIPARE DIVIETO DELLA PESCA A STRASCICO NELLE AREE MARINE PROTETTE

da | Apr 18, 2024 | Blu Economy

La Grecia vieterà la pesca a strascico in tutte le sue aree marine protette.

Il Paese sarà il primo paese in Mediterraneo a porre fine alla dannosa pratica della pesca in queste aree protette. Sarà vietato nei tre parchi marini nazionali della Grecia – uno dei quali è il più grande nel Mar Mediterraneo orientale.

La pesca a strascico comporta il trascinamento di pesanti reti da pesca sul fondo del mare, il che può distruggere gli habitat e persino rilasciare carbonio nel mare e nell’atmosfera.

Questo è il motivo per cui il divieto è previsto nell’implementation del Primo Pilastro con l’imminente approvazione della Strategia. Sebbene esistano restrizioni in tutta Europa, questo della Grecia è il primo divieto assoluto in tutte le aree marine protette di un Paese, quantunque gli effetti non siano immediati.

 

LA PROMA PER ZONA DEL MEDITERRANEO

Questa mossa storica – la prima per zona del Mediterraneo – avvicina il Paese a garantire che le sue aree marine protette possano esprimere tutto il potenziale dei loro benefici, che vanno dalla protezione della biodiversità e dallo stoccaggio del carbonio alla promozione del turismo e dell’industria della pesca.

Lasciare indisturbati i fondali mediterranei  è fondamentale per gli sforzi volti a frenare la crisi climatica.

La Macroregione Mediterranea intende  seriamente tenere sotto controllo la temperatura, conservare la biodiversità e mantenere attive le  industrie della pesca. Altri Paesi devono unirsi alla Grecia per porre fine a questa pratica obsoleta.

 

IMPEGNI E COSTI PER LA DIFESA DEL MEDITERRANEO IN GRECIA 

La Grecia sta spendendo 780 milioni di euro per la protezione marina.

Sono previsti nuovi impegni per un ammontare di circa 10 miliardi di dollari (9,4 miliardi di euro) per progetti legati all’ambiente.

La stessa Grecia ha annunciato una serie di impegni derivanti da piani per monitorare e affrontare l’inquinamento marino, prevenire collisioni tra navi e grandi mammiferi marini, promuovere il turismo costiero sostenibile e altro ancora.

Comprende anche la creazione di due nuovi parchi marini nei mari Egeo e Ionio. La Grecia ha adottato per legge l’obiettivo generale di proteggere il 30% della sua superficie oceanica entro il 2030, di cui il 10% sarà rigorosamente protetto.

L’azione  salvaguarda importanti mammiferi mediterranei  come i capodogli, le balene dal becco di Cuvier, le stenelle striate e la foca monaca in via di estinzione.

Dr. Merita Murati

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