DOCUMENTO CONCLUSIVO OBIETTIVO PILOTA “LAVORATORI FRAGILI” DELLA MACROREGIONE MEDITERRANEO

da | Lug 14, 2023 | Obiettivi pilota

1) Raggiungimento pieno dei risultati previsti originariamente dall’Obiettivo Pilota Lavoratori Fragili 

Alla luce dell’intenso lavoro svolto in questi 4 mesi, l’Obiettivo Pilota “Fragili”, grazie  alla partecipazione attiva dei membri dell’Equipe e  dei Protagonisti, ha raggiunto pienamente  gli obiettivi prefissati nei tempi previsti.

2) Gravi rischi per il lavoratore fragile

Nel marzo 2020 nel Mediterraneo con la pandemia da COVID 19 è emerso il problema dei lavoratori fragili.

A causa delle loro patologie e per le terapie che tutti i giorni devono assumere questi pazienti hanno un sistema immunitario indebolito.

Ogni qualvolta vanno incontro a un’infezione rischiano di avere una malattia peggiore fino ad arrivare alla morte.

3) Cinque esempi di lavoratori fragili esaminati nell’Obiettivo Pilota

paziente n.1: 52 anni, donna, affetta da asma grave, artrite psoriasica in terapia con inalatori per asma, cortisonici disturbi dell’equilibrio,  neuropatia arti  inferiori. ipotiroidismo. Invalida civile  80%, lavoro nel settore privato.

Già in terapia con immunosoppressore, ha sospeso per riprendere il lavoro e non essere licenziata in quanto non le veniva concesso lo smart working. Sul lavoro tenuta distante dai collegi, espropriata della propria postazione di lavoro. Viene consigliato di rivolgersi presso l’ufficio invalidi che consiglia sedute per aiutarla e dimostrare che vi è stato mobbing.

Paziente n. 2: 54 anni, donna, invalida civile 66%  lavora nel settore  pubblico. Affetta da Artrite psoriasica dopo il Covid, 3 dosi di vaccino  terapia con farmaci biologici  topica e fototerapia  non responsivi biologici, operatrice sanitaria .

Paziente n.3  47 anni, uomo, affetto da Connettivite mista  e tiroidite autoimmune, fenomeno di raynaud, problematiche osteoarticolari, ernie discali, cervicali  e lombari, patologie autoimmune in terapia con immunosoppressori e cortisonici, fans integratori e miorilassanti, lavoratore della sanità pubblica, invalido civile al 50%. 

Ha usufruito del periodo di malattia e delle ferie. Attualmente in malattia ma dovrebbe riprendere con mascherina ffp3 guanti e visiera, con promessa di essere spostato presso  gli ambulatori. Aveva fatto domanda per smart working a dicembre. Gli abbiamo consigliato una domanda di aggravamento dell’invalidità civile.

Paziente n.4, bidello, uomo, con cardiopatia ischemica cronica, diabete mellito, obesità, invalido civile 66%. 

Ha continuato a lavorare presso scuola privata adottando i dispositivi di protezione e il distanziamento interpersonale maggiore di un metro, mascherina o visiera.

Paziente n. 5, insegnante, donna, con patologia oncologica in terapia chemioterapica, lavorava presso scuola materna privata, invalidità civile al 100% senza diritto a disabilità al lavoro per mancanza di requisiti totali, licenziata dopo aver terminato il periodo di comporto. Attualmente percepisce assegno di invalidità civile che non è sufficiente per il sostentamento.

4) Indicatori della fragilità e rischio

Per ogni lavoratore fragile vi sono tante situazioni di rischio  capaci di facilitare il contagio infettante in tutto il ciclo della vita giornaliera dal percorso casa-lavoro alla prestazione lavorativa.

Nell’Obiettivo Pilota si sono presi  in considerazione cinque indicatori per attribuire un punteggio al profilo di rischio di contagio  in cui incorre il lavoratore

La condizione territoriale e ambientale in cui vive la persona: AT.

Le condizioni per raggiungere il luogo di  lavoro: T.

Le condizioni generali di sicurezza sul  lavoro: AL.

Le condizioni proprie di sicurezza proprie della mansione e della erogazione della prestazione di lavoro: M.

Le caratteristiche della persona il cui elemento trainante è la condizione della c.d. fragilità: P.

Rc (rischio da contagio) è multifattoriale ed è rappresentato dalla formula:

Rc = (AT+ T+AL+M)Xp .

E’ evidente che Rc è = 0 quando P è uguale a 0 zero, evento che si verifica quando  le condizioni della persona non permettono il rientro al lavoro  indipendentemente dagli altri fattori. 

Le condizioni impediscono l’esposizione al contagio seppur minimo come è il caso dei lavoratori “fragili”.

I lavoratori sono maggiormente esposti al rischio da contagio da virus Sars Covid 2  in ragione dell’età e della condizione di rischio derivante da immunodepressione, da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapia salva vita, comunque da comorbidità  che possono caratterizzare una situazione di maggior rischiosità.

5) Accertare la situazione dei lavoratori fragili rispetto al lavoro

Occorre accertare se il lavoratore fragile può lavorare in presenza altrimenti è necessaria l’adozione della modalità agile.

Per decidere se può lavorare in azienda occorre valutare le condizioni di sicurezza, accertare che non vi è una situazione di maggiore rischiosità, assicurar che sia gestibile attraverso l’adozione di misure quali la modifica della postazione di lavoro, proteggendola di più (spostarla, prevedere mansioni che non comportano contatto con il pubblico, distanziamento, modifica dell’orario di lavoro per consentire di prendere i mezzi pubblici in orario meno affollato).

Se la mansione non è compatibile con il lavoro agile occorre esprimere il giudizio di inidoneità temporanea alla mansione a meno che il datore di lavoro non riveda la sua organizzazione aziendale.

6) Evitare le disparità fra i lavoratori fragili 

Per comprendere la disparità basta farsi una domanda.

Perché fra due lavoratori fragili con la stessa patologia, ad esempio malati di cancro in terapia salva vita (chemioterapia, radioterapia):

– chi ha una mansione compatibile con il lavoro agile viene tutelato;

– chi invece ha una mansione incompatibile con il lavoro agile non viene tutelato?

Occorre assicurare pari diritti. Il cambio di mansione sia nel pubblico che nel privato ove possibile va effettuato e soprattutto nella Pubblica Amministrazione procedere a cambi di mansione se non è possibile lo smart working e a specifiche  tutele, anche previdenziali, attraverso le normative vigenti incrementando il punteggio a carico di questi malati affetti da gravi disabilità e pluripatologie.

Nell’ambito della Macroregione Mediterranea vanno eliminate disuguaglianze. L’Obiettivo Pilota Lavoratori fragili ha rilevato che anche la diffusione della vaccinazione anti Sars Cov 2 a tutti gli abitanti è stata disuguale, soprattutto per le popolazioni nordafricane che hanno ricevuto solo una dose. La tutela della fragilità va effettuata in tutti i paesi della Macroregione Mediterranea.

7) Conclusioni 

L’Obiettivo Pilota ha affrontato la Fragilità come emergenza nel mondo lavorativo e ha valorizzato, accanto a lettura e relazioni, le buone prassi territoriali dei Servizi in essere sui territori mediterranei, confrontandoli con leggi e norme secondo i più recenti standard internazionali.

Ai partecipanti è stata proposta informazione e assistenza applicabili ai territori dell’intera Macroregione Mediterranea. Tutto nell’interesse dei Cittadini mediterranei che, a causa della loro fragilità, chiedono un’azione dal basso per continuare a sentirsi parte attiva nell’ambito lavorativo e nella società.

La Macroregione Mediterranea non è un apparato burocratico ma è la Comunità solidale che ha riconosciuto l’urgenza di dover dare attenzione a una emergenza che mina la salute e la dignità dei suoi Cittadini sul lavoro e ha immediatamente operato nelle more dell’improrogabile varo della Strategia da parte degli Organi europei.

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