A DIMENSIONE UMANA LA TRANSIZIONE DIGITALE NELLA MACROREGIONE MEDITERRANEA

da | Dic 7, 2023 | Digitalization and communication

I PRINCIPI PER UN FUTURO DIGITALE E SOSTENIBILE DELLA MACROREGIONE

Il Quarto Pilastro (Digitalizzazione e Tlc) della Strategia della Macroregione Mediterranea, in sinergia con gli altri Pilastri, costituisce il fondamento del futuro digitale e sostenibile della stessa Macroregione Mediterranea  al centro della quale c’è l’uomo con i suoi diritti, i suoi valori, le sue competenze.

Sulla base di tale presupposto si modella la transizione digitale secondo una dimensione umana che comporta i seguenti principi (1)

–        diritti delle persone, ovvero l’Agenda digitale della Macroregione Mediterranea  è finalizzata ad avvantaggiare tutte le persone, singole o associate anche in imprese, che operano nei Territori dell’Area mediterranea  e consentire loro di perseguire, in sicurezza ed in libertà i loro diritti; a migliorare la qualità della vita; a rendere le attività economiche innovative sostenibili ed ecocompatibili;

–       solidarietà e inclusione, ovvero tutti i Cittadini Mediterranei devono avere accesso alla tecnologia che, pertanto, diventa inclusiva e promotrice di diritti; nessuno deve essere lasciato indietro dalla trasformazione digitale, compiendo ulteriori sforzi per l’inclusione degli anziani, delle persone che vivono nelle ‘’zone interne’’e rurali, delle persone con disabilità, delle persone emarginate, vulnerabili o privati dei diritti civili. Per fare tutto ciò l’azione da intraprendere riguarda una serie di settori quali la connettività, l’educazione, la formazione e le competenze digitali; condizioni di lavoro giuste ed eque; servizi pubblici digitali;

–       libertà di scelta, ovvero tutti devono avere la possibilità di fare le proprie scelte informate online, compresi l’intelligenza artificiale e gli algoritmi, promuovendo sistemi affidabili ed etici, nonché trasparenti. La libertà di scelta include anche la libertà di scegliere quali servizi online utilizzare, sulla base di informazioni oggettive, trasparenti e affidabili. Ciò implica, a sua volta, garantire che tutti abbiamo la possibilità di competere ed innovare nel mondo digitale;

–       partecipazione allo spazio pubblico digitale, ovvero utilizzare le tecnologie digitali per promuovere e stimolare l’impegno e la partecipazione democratica, nonchè la meritocrazia. I principi di partecipazione, di responsabilità, solidarietà, coesione connessi con il digitale creano un ambiente che diventa ‘’scudo’’ contro la disinformazione, la manipolazione delle informazioni nonché altre forme dannose, comprese le molestie e la violenza di genere. In quell’ambiente digitale vengono garantite anche le nostre diversità culturali e linguistiche; 

–       sicurezza, protezione ed empowerment delle persone, ovvero accesso a tecnologie, prodotti e servizi digitali sicuri, protetti e rispettosi della privacy. Impegnati alla protezione degli interessi delle persone, delle imprese e del pubblico e capaci di respingere la criminalità informatica e coloro che cercano di indebolire la sicurezza e l’integrità del nostro ambiente online. Particolare attenzione ai bambini ed ai giovani che dovrebbero sentirsi sicuri e responsabilizzati online;

–       sostenibilità, ovvero progettare i prodotti tecnologici digitali, secondo le buone pratiche dell’economia circolare, in modo da ridurre, o rendere nullo, il loro impatto sull’ambiente e sulla società: la transizione digitale e quella verde sono strettamente legate e sebbene le tecnologie digitali offrano molte soluzioni al cambiamento climatico, si deve fare in modo di garantire che non contribuiscano esse stesse al problema.

 

LE COMPETENZE PER L’USO CORRETTO DELLE TECNOLOGIE. AL PRIMO POSTO, SEMPRE E COMUNQUE, LA PERSONA

A ciascuno di questi principi corrisponde una modalità operativa che permette l’utilizzo delle tecnologie in modo da avvantaggiare tutti i Cittadini Mediterranei e consentire loro di perseguire le loro aspirazioni senza violare la sicurezza ed i diritti sia online sia offline. Al contempo emerge la necessità di compiere ulteriori sforzi per colmare il “gap” nell’acquisizione ed implementazione delle competenze digitali.

Gli specialisti in TIC (tecnologie dell’informazione e della comunicazione) diventano sempre più funzionali alla competitività e all’innovazione che creano nuovi posti di lavoro in settori quali la sicurezza digitale, le reti aziendali, l’analisi dei megadati, l’internet delle cose, le tecnologie mobili, il cloud computing, la gestione dei cambiamenti aziendali, l’in-memory database, le tecnologie delle reti intelligenti.

Le competenze digitali, nell’ambito dell’Agenda digitale della Macroregione Mediterranea, sono uno dei fattori di crescita insieme alle infrastrutture digitali, alla digitalizzazione delle imprese, all’uso dell’intelligenza artificiale e alla digitalizzazione dei servizi pubblici: si tratta dell’ “ecosistema olistico mediterraneo” dove tutti, dalle imprese ai cittadini, hanno strumenti e competenze per usare la tecnologia e adottare scelte e decisioni migliori, verso una trasformazione digitale che metta le persone sempre e comunque  al primo posto.

Domenico Campana

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