INVESTIMENTO DEL GOVERNO ALBANESE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA PESCA SULLA COSTA MEDITERRANEA

La nuova dimensione dello sviluppo sostenibile della pesca sulla costa mediterranea in Albania porterà maggiori entrate economiche.

Lungo le coste medierranee in Albania sono da questo mese di settembre in costruzione 7 nuovi approdi, per un valore di investimento di circa 8,2 milioni di euro, attraverso i quali si svilupperà ulteriormente la formalizzazione e la gestione del settore della pesca artigianale, aumentando la sicurezza alimentare e il reddito per i  pescatori, nonché garantendo la vendita di prodotti in mercati di maggior valore.

NUOVE PROSPETTIVE MEDITERRANEE NELLA GESTIONE DELL’ECONOMIA BLU

La Blue Economy o Blue Growth ha acquisito importanza negli ultimi anni per la necessità di trovare soluzioni sostenibili in grado di preservare le risorse marine in modo responsabile. Con questo obiettivo,  il Piano Blue Economy della Macroregione Mediterranea, nell’ambito del Primo Pilastro.  include le tecnologie più importanti per la conservazione dell’ambiente marittimo, nonché le ultime tendenze per la promozione della Blue Economy nel Mediterraneo.

E’ importante  valorizzare il potenziale economico del Mediteraneo e delle sue risorse, promuovendo un approccio più equilibrato e responsabile dal punto di vista ambientale per garantirne la conservazione a lungo termine ed evitarne lo sfruttamento eccessivo. A tal fine, la Macroregione Mediterranea promuove una gestione coscienziosa della pesca, il turismo sostenibile, la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica. Ciò è possibile grazie alla spinta e all’utilizzo di tecnologie avanzate e dell’intelligenza artificiale. In particolare, nell’immediato futuro la Macroregione Mediterranea sviluppa le tendenze in questo campo come le tecnologie marittime avanzate, l’economia circolare nel settore marino, le energie rinnovabili dal Mediterraneo, la digitalizzazione e i Big Data nella gestione marina e lo sviluppo del turismo sostenibile nelle aree costiere.

La spina dorsale di molti di questi progressi è l’intelligenza artificiale, che consente il monitoraggio e la gestione delle risorse marine attraverso la raccolta e l’analisi dei dati, facilitandone una migliore comprensione e gestione, l’ottimizzazione delle operazioni di acquacoltura per migliorare l’efficienza e l’impatto ambientale e lo sviluppo di tecnologie marine intelligenti, come robot subacquei autonomi, sensori avanzati e sistemi di comunicazione.

Pertanto, uno dei settori chiave della Blue Economy nel Mediterraneo è la pesca sostenibile, dove è necessario incoraggiare modelli di gestione responsabile che garantiscano la conservazione degli stock ittici e la loro riproduzione, grazie a misure come quote e taglie minime di cattura o aree protette per consentire il salvataggio delle specie a rischio.

Il Piano Blue Econmy sottolinea la necessità di concentrarsi sulla conservazione del Mare Mediterraneo sano e sull’uso sostenibile delle risorse marine, creando alternative ai combustibili fossili e alla produzione alimentare tradizionale. Raggiungere gli obiettivi della neutralità climatica e dell’inquinamento zero, in particolare attraverso lo sviluppo di energie marine rinnovabili, la decarbonizzazione del trasporto marittimo e l’ecologizzazione dei porti mediterranei. 

A tal fine è necessario completare la transizione verso un’economia circolare e ridurre l’inquinamento, nonché preservare la biodiversità e investire nella natura: la strategia sulla biodiversità mediterranea  fissa l’obiettivo di proteggere subito il 42% delle aree marine dell’area mediterranea per prevenire la perdita di ecosistemi marini. 

Uno degli obiettivi prioritari della Macroregione Mediterranea è sostenere l’adattamento ai cambiamenti climatici e la resilienza delle coste.

Le attività di adattamento, come lo sviluppo di infrastrutture verdi nelle aree costiere e la protezione delle coste dal rischio di erosione e inondazioni, contribuiranno a preservare la biodiversità e i paesaggi, con conseguenti benefici per il turismo e l’economia in tutto il Mediterraneo..

È inoltre necessario garantire una produzione alimentare sostenibile , la produzione sostenibile e i nuovi standard di commercializzazione dei frutti di mare, l’uso di alghe, il rafforzamento del controllo della pesca e la ricerca e l’innovazione nell’acquacoltura cellulare contribuiranno a preservare il mar Mediterraneo.

Attraverso l’implementazione di misure e strumenti tecnologici per la pesca sostenibile, come gli algoritmi di apprendimento automatico che identificano i modelli di pesca illegale o l’automazione di vari processi marittimi con l’IA, il recupero degli stock colpiti dalla pesca eccessiva potrebbe aumentare la produzione, contribuendo a una maggiore sicurezza alimentare e al benessere delle comunità costiere.

Ecosistemi marini sani e ben conservati sono attraenti per i turisti, il che genera anche opportunità per le destinazioni, fornendo occupazione e crescita economica senza compromettere l’integrità degli ecosistemi.

Merita Murati