ATTIVITA’, posizioni e azioni della macroregione mediterranea nei paesi

Luglio e Agosto 2023 Mediterraneo in Spagna

Più nidi nel Mediterraneo occidentale per record di temperatura

L’87% dei nidi scoperti si trova su spiagge con un alto impatto antropico, 115 i tentativi falliti. Il progetto europeo Life Turtlenest tutela coste, nidi e tartarughini in Spagna, Italia e Francia.

È allarme clima nel Mediterraneo. Le temperature medie annuali nel bacino del Mediterraneo sono di circa 1,4° C superiori al livello di fine ‘800, un valore superiore di 0,25° C circa rispetto all’incremento medio della temperatura globale: è quanto emerge dal report “Climate change and interconnected risks to sustainable development in the Mediterranean”, pubblicato su Nature Climate Change. Inoltre, il Mediterraneo è tra i bacini che si stanno scaldando più velocemente sul pianeta, circa + 0,4°C per ognuno degli ultimi decenni, e proiezioni per il 2100 variano tra +1,8°C e +3,5°C in media rispetto al periodo tra il 1961 e il 1990. Basti pensare che tra giugno e agosto 2022 le temperature superficiali medie sono state più alte anche di 4,6 °C rispetto a quelle registrate tra il 1991 e il 2020: un record mai raggiunto prima. Ed è proprio a partire da queste ricerche che gli esperti hanno associato la tendenza costante del riscaldamento delle acque all’aumento del numero di nidi di Caretta caretta sulle coste occidentali del Mare Nostrum.

È per questo che è nato Life Turtlenest, un progetto cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il programma LIFE e coordinato da Legambiente, finalizzato al miglioramento della conservazione della tartaruga marina comune (Caretta caretta) in Italia, Spagna e Francia, attraverso attività di monitoraggio, messa in sicurezza dei nidi, ricerca scientifica e campagne di sensibilizzazione rivolte alla popolazione.

Nel Mediterraneo occidentale fino a poco tempo fa l’attività di nidificazione era sporadica e imprevedibile. Il primo nido “anomalo” documentato è stato trovato nel luglio del 2001 su una spiaggia della provincia di Almeria, nel sud-est della Spagna.

Percorsi a ostacoli sulle coste

Ma se i cambiamenti climatici spingono le tartarughe verso nuove aree, purtroppo, spesso queste spiagge non possono essere considerate adatte ad accogliere la specie, tanto che tra il 2021 e il 2022 sono stati registrati ben 115 tentativi falliti di nidificazione. Un numero questo, decisamente sottostimato poiché i monitoraggi non sono ovunque sistematici e completi. Nel complesso, non è raro che le tartarughe tentino di deporre le uova ma vengano poi scoraggiate dalle condizioni avverse dei litorali: Spagna, Francia e Italia sono, infatti, tra i primi sette Paesi mediterranei con la più alta pressione turistica. Addirittura l’87% dei nidi scoperti nel Mediterraneo occidentale si trova su spiagge con un alto impatto antropico (ossia all’interno o in prossimità di stabilimenti balneari o strutture costruite sulle spiagge), l’88% dei litorali è anche esposto all’inquinamento luminoso e quindi quasi un terzo dei nidi è stato trasferito perché le femmine hanno deposto troppo vicino all’acqua o in luoghi non adatti (ad esempio sabbia mista a terra e ciottoli) come possibile risposta agli ostacoli presenti sulla spiaggia e all’intenso inquinamento luminoso o acustico. L’inospitalità delle coste colpisce anche i piccoli di tartaruga che, abituati a seguire la luna per orientarsi ed arrivare al mare, si trovano spesso disorientati dalle luci artificiali. Life Turtlenest mira a mitigare questi effetti attraverso l’implementazione delle attività di monitoraggio, la messa in sicurezza dei nidi, attività di ricerca scientifica e di informazione rivolte alla popolazione.

Significativa la presenza spagnola con l’Università di Barcellona. Life Turtlenest interverrà anche nelle regioni spagnole di Catalogna, Murcia, Andalusia, Isole Baleari e Valencia.

La Macroregione Mediterranea supporta le iniziative tese a creare coesione e benessere nel Mediterraneo e ha dichiarato: “Basandosi soprattutto sulla conservazione dell’ecosistema marino, la Spagna, anche in questo Progetto,  sta apportando ad una campagna di sensibilizzazione rivolte alla popolazione per proteggere il mar Mediterraneo”.

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