Iran, progetto di collegamento ferroviario tra il Mar Mediterraneo e il Golfo Persico.

ATTIVITA’, posizioni e azioni della macroregione mediterranea nei paesi

Luglio e Agosto 2023 Mediterraneo in Iran

Il progetto in corso di collegamento ferroviario tra Mar Mediterraneo e Golfo Persico tiene conto che il progetto di una ferrovia tra Iran e Iraq è emerso più di dieci anni fa. Nel 2011, infatti, l’Iran ha completato la ferrovia Khorramshahr-Shalamjah di 17 chilometri per collegare le ferrovie iraniane alla città di Bassora. Successivamente, nel 2014, è stato firmato un memorandum d’intesa (MoU) tra Teheran e Baghdad per costruire la linea Shalamjah-Bassora all’interno del territorio iracheno.

Nel luglio 2018, Saeed Rasouli, capo delle Ferrovie dell’Iran, annuncia il progetto di una linea ferroviaria in tre sezioni Iran-Iraq-Siria che collegasse il Golfo Persico (porto Imam Khomeini ) al Mar Mediterraneo, attraverso Bassora (Basra) e Al Bukamal, per estendersi nel nord-est siriano e terminare al porto di Latakia. La terza sezione, all’interno della Siria, in realtà comprende due rotte:  una rotta settentrionale tra i valichi sul confine iracheno-siriano di Al-Qa’im e Al Bukamal, per dirigersi verso il porto di Latakia, e una rotta meridionale dal valico di Al-Qa’im a Damasco via Homs (è una rotta più lunga, adottata a causa della presenza delle forze di occupazione Usa, ma garantisce il passaggio attraverso più città siriane). Il 14 agosto 2018, per contrastare le sanzioni occidentali, l’Iran conferma di voler estendere la ferrovia dal suo territorio alla Siria, con la partecipazione dell’Iraq. Durante la visita dell’ex presidente iraniano Rouhani in Iraq, nel marzo 2019, è firmato un memorandum d’intesa.

In aprile 2023 secondo il vice ministro degli Esteri iraniano per la diplomazia economica, Mehdi Safari, Iran e Iraq concordano e confermano di iniziare la costruzione della ferrovia di 32 km da Shalamcheh (in Iran città al confine con Iraq) a Bassora (in Iraq) dopo la fine del Ramadan (20 aprile 2023); il ministro dei trasporti iracheno, Al-Saadawi, visita Teheran per finalizzare accordi e progetti bilaterali e incontra il suo omologo iraniano il quale afferma che la prima fase di costruzione comporterà lo sminamento della zona di confine rimasta inaccessibile dalla fine della guerra Iran-Iraq nel 1988. Seguiranno i lavori per costruire un ponte mobile di 880 metri sul fiume Shatt Al-Arab in Iraq, realizzato da appaltatori iraniani. La posa dei binari dovrebbe iniziare contemporaneamente con altri lavori infrastrutturali intrapresi dalle Ferrovie irachene.

Allo stato attuale dei lavori, il ministro iraniano delle strade e dello sviluppo urbano afferma che la linea ferroviaria in Iran è stata completata e ha raggiunto il punto di confine. Verrà iniziata a breve la seconda sezione (dal valico di confine Iran-Iraq passando per Bassora e Baghdad fino al confine Siria-Iraq) Il cui finanziamento secondo l’accordo spetta al governo iracheno.

Questo complesso progetto ferroviario articolato in tre sezioni contribuisce alla ricostruzione della Siria, rafforza il settore dei trasporti e promuove il turismo religioso tra Iran, Iraq e Siria, che ospitano diversi importanti santuari sciiti. Inoltre serve come mezzo per aggirare le sanzioni occidentali e le pressioni sui tre Paesi, in particolare Iran e Siria, rafforza la loro indipendenza e riduce la probabilità di interferenza di potenze straniere nelle relazioni tra i Paesi che cooperano al progetto. E, se si espandesse ulteriormente ad Arabia Saudita, Giordania e Libano, ridurrebbe le tensioni tra gli stati regionali, favorendo – in una regione strategica – legami interregionali più forti invece di conflitti. L’importanza del progetto dal punto di vista mediterraneo è dunque enorme.

“Il miglioramento delle comunicazioni ha tante implicazioni positive” – afferma la Macroregione Mediterranea- “e produce crescenti benefici economici, soddisfa interessi comuni e riduce le tensioni tra Stati”.

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