Grecia e Mediterraneo

La plastica nel  Mediterraneo è un problema rilevante all’attenzione della Macroregione Mediterranea. Un esempio rilevante e apprezzato viene dalla Grecia: la prima scuola di pesca sostenibile che raccoglie e ricicla.

Enaleia è un modello di impresa sostenibile che coinvolge oltre 1.300 pescatori e contribuisce a pulire il Mediterraneo dalla plastica, dimostrando che si può fare.

“L’idea di Enaleia è arrivata durante la crisi, quando la disoccupazione era al 29% e sentivo di dover fare qualcosa al riguardo” – così, nel 2016, Lefteris Arapakis, il fondatore greco.

La sua voglia “di fare qualcosa per aiutare” durante la crisi del suo paese gli è valsa il premio di European Young Champion of the Earth dell’UNEP e il plauso della Macroregione Mediterranea.

Enaleia fornisce alle comunità di pescatori locali una formazione per renderle partecipi dell’azione globale per il clima. In primo luogo, incoraggia i pescatori a partecipare al progetto Mediterranean CleanUp promuovendo la raccolta della plastica dal fondo del mare, in cambio di una ricompensa monetaria per quella riportata a riva. In ogni porto, un  partner raccoglie, smista e pesa la plastica marina conferita dai pescatori. I rifiuti sono immagazzinati al porto in speciali attrezzature di stoccaggio fornite da società di riciclo certificate. Una volta pieni, i container di rifiuti vengono trasportati per essere integrati nei processi di economia circolare. Sono raccolte anche le attrezzature da pesca dismesse per evitare che altra plastica finisca in mare e sono rimesse anche quelle nel ciclo economico.

Inoltre viene fornita una formazione ai pescatori professionisti con il progetto Fish Smarter, che insegna a evitare la pesca eccessiva per preservare gli stock ittici e quindi aumentare il reddito dei pescatori, rispettando le creature del Mediterraneo.

“In attesa del varo della Strategia da parte dell’Unione Europea” – ha dichiarato la Macroregione Mediterranea – “già ogni proficua iniziativa pubblica e privata va integrata per tutelare l’ambiente del nostro Mediterraneo”.