ATTIVITA’, posizioni e azioni della macroregione mediterranea nei paesi

Giugno 2023 Mediterraneo in Egitto

L’Egitto ha risposto con determinazione  all’appello dell’Unione per il Mediterraneo che chiede urgenti azioni a difesa dell’ambiente del  Mediterraneo

L’Unione per il Mediterraneo (UpM) ha chiamato, in considerazione della Giornata mondiale per l’ambiente del 5 giugno, tutti i Paesi a urgenti azioni comuni per salvaguardare il delicato ecosistema del Mar Mediterraneo, ricordando che questo ospita l’1% dell’acqua del pianeta ma concentra il 7% delle microplastiche al mondo.

L’Egitto ha subito risposto che, unitamente ai partners europei e non europei, vuole subito contribuire con determinazione a combattere l’inquinamento di 570.000 tonnellate di plastica ogni anno nel Mediterraneo. Una quantità enorme  che potrebbe quadruplicare entro il 2050 se si prosegue con lo scenario attuale. L’Egitto  vuole raggiungere subito la riduzione  della produzione di rifiuti di plastica nel  Mediterraneo.

L’Egitto, unitamente a Tunisia e Marocco, ha interpellato l’Unione Europea per operare insieme per la riduzione dei rifiuti.

L’Unione per il Mediterraneo ha appoggiato negli ultimi giorni il progetto TouMaLi, che contribuisce alla riduzione dei rifiuti che finiscono in mare causati dal turismo e promuove le soluzioni dell’economia circolare come la riduzione e il riuso dei rifiuti in Egitto, Marocco  e Tunisia.

E’ stata creata anche una piattaforma digitale per i dati sui rifiuti in tutta l’area del Mediterraneo.

Attualmente 50 organizzazioni civili sono coinvolte nelle campagne di pulizia delle spiagge.

Il segretario generale dell’UpM Nasser Kamel, sottolinea che la lotta contro l’inquinamento di plastica dovrà essere al centro dell’attività politica mediterranea: “uccide la vita marina, danneggia i sistemi naturali e contamina la catena alimentare marittima”.

“L’Ambiente è tema centrale per la Macroregione Mediterranea.” – ha dichiarato la Macroregione Mediterranea – “Così come l’Egitto, tutti i Paesi devono prendere urgenti azioni per salvaguardare il delicato ecosistema del Mar Mediterraneo”.

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